Ucraina, avvertimento di Trump: “Se la decisione di Putin non mi soddisfa vedrete succedere cose”

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(Adnkronos) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lancia un nuovo avvertimento al presidente della Russia Vladimir Putin, affermando che Washington è pronta a reagire se le decisioni del Cremlino sulla guerra in Ucraina non dovessero essere in linea con le aspettative americane.  "Non ho nessun messaggio per il presidente Putin, lui sa bene qual è la mia posizione. Prenderà una decisione, in un senso o nell’altro. Qualunque sia la sua scelta, potremmo esserne felici o infelici, e se saremo infelici, vedrete succedere delle cose", ha dichiarato Trump dallo Studio Ovale. Quindi ha annunciato che parlerà "molto presto" con Putin, nel tentativo di trovare una soluzione al conflitto in corso. "Abbiamo preso misure molto forti, come sapete, e lo abbiamo fatto in diversi modi. Ma parlerò con lui nei prossimi giorni, e allora saprò esattamente cosa è successo", ha spiegato. Il presidente si è comunque detto ottimista sulla possibilità di un’intesa: "Credo che troveremo una buona soluzione alla guerra". "La guerra è una cosa molto interessante. Non puoi mai sapere come andrà. È complessa, pericolosa… che casino. Ma in un modo o nell’altro, si arriverà a una conclusione. Devono smettere di uccidere tutte queste anime", ha concluso. Dal canto suo, Putin ha dichiarato mercoledì la sua intenzione di proseguire le operazioni militari in Ucraina qualora non si pervenga a un accordo di pace. Tale affermazione giunge in un contesto di crescente tensione, alla vigilia di un incontro a Parigi tra gli alleati di Kiev volto a discutere le garanzie di sicurezza. Gli sforzi diplomatici per la risoluzione del conflitto, giunto al suo terzo anno e mezzo, appaiono stagnanti, nonostante i recenti tentativi di mediazione di Trump. Le forze russe hanno intensificato le loro azioni su tutto il territorio ucraino, impiegando oltre cinquecento droni e missili durante la notte, con un bilancio di nove vittime in attacchi mirati a una città di prima linea. Il leader russo ha elogiato i progressi delle sue truppe, affermando che stanno avanzando su "tutti i fronti" e hanno significativamente indebolito le capacità offensive dell'esercito ucraino. Putin ha dichiarato ai giornalisti a Pechino, dove ha partecipato a una parata militare al fianco dei leader cinese Xi Jinping e nordcoreano Kim Jong Un: "Vediamo come si sviluppa la situazione. In caso contrario, dovremo risolvere tutti i nostri compiti militarmente".  Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha ribadito la posizione di Mosca riguardo al riconoscimento internazionale delle regioni ucraine annesse e occupate dalle forze russe (Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, oltre alla penisola di Crimea, annessa nel 2014). "Affinché ci sia una pace duratura, le nuove realtà territoriali che sono sorte… devono essere riconosciute e formalizzate in conformità con il diritto internazionale", ha affermato Lavrov.  Il controllo dei territori acquisiti dalla Russia costituisce un punto nevralgico nei negoziati di pace. Il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga ha criticato la Russia per aver presentato "vecchi ultimatum", dichiarando che "la Russia non ha cambiato i suoi obiettivi aggressivi e non mostra segni di prontezza per negoziati significativi". Ha inoltre aggiunto: "È ora di colpire la macchina da guerra russa con nuove severe sanzioni e far rinsavire Mosca". L'est industriale dell'Ucraina è stato profondamente colpito da oltre un decennio di ostilità, iniziate con la rivolta dei separatisti armati sostenuti dalla Russia a seguito della rivoluzione pro-europea del 2014. L'Ucraina ha reiteratamente sollecitato un ncontro diretto tra il Presidente Putin e il Presidente Zelenskyi, ritenendolo l'unica via per superare lo stallo negoziale. Intervenendo da Pechino, il capo del Cremlino ha nuovamente escluso un incontro imminente, contestando la legittimità del leader ucraino, definendolo "l'attuale capo dell'amministrazione ucraina". Putin ha dichiarato di aver invitato Zelensky a Mosca per un colloquio: "Donald (Trump) mi ha chiesto un tale incontro, ho detto: 'Sì, è possibile, che Zelensky venga a Mosca'".  Kiev ha respinto tale invito definendolo cinico. Sybiga ha commentato: "Putin continua a prendere in giro tutti facendo proposte consapevolmente inaccettabili", sottolineando che almeno sette paesi hanno avanzato proposte concrete per ospitare un simile incontro. Putin ha altresì indicato la disponibilità della Russia a inviare una delegazione di livello superiore ai colloqui di pace con l'Ucraina rispetto agli incontri precedenti, senza tuttavia specificare la composizione della delegazione. Mosca ha proseguito i suoi attacchi contro Kiev, nonostante le pressioni di Trump per una cessazione delle ostilità. L'aeronautica ucraina ha riferito che Mosca ha lanciato oltre cinquecento droni e missili sull'Ucraina mercoledì mattina. Colpi di artiglieria e droni hanno causato la morte di nove civili nella città di Kostiantynivka, obiettivo delle forze russe, come comunicato dal governatore della regione di Donetsk, Vadym Filashkin, tramite un post sui social media. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)