Ulss 7 Pedemontana, inaugurata la Casa della Comunità di Malo. Sarà un presidio sanitario sempre a disposizione dei cittadini

Situata in Largo Palladio, sarà aperta H24 per 7 giorni la settimana e fungerà da punto di riferimento per la popolazione per un’ampia serie di servizi

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inaugurata a Malo la nuova Casa della Comunità
L'inaugurazione della nuova Casa della Comunità, con il Sindaco di Malo Moreno Marsetti e l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin

È stata inaugurata ufficialmente a Malo la nuova “Casa della Comunità”, presidio sanitario operativo 24 ore su 24, situato in Largo Palladio 8, nello stesso edificio che fino a poco tempo fa ospitava servizi dell’ULSS 7 Pedemontana. La struttura, frutto di un investimento di circa 50 mila euro, è stata oggetto di lavori di riqualificazione che hanno previsto l’installazione di un impianto ad alta efficienza, la ritinteggiatura degli ambienti e altri interventi minori, rendendo così più funzionale e accogliente uno spazio strategico per il sistema sanitario locale.

inaugurazione
Un momento dell’inaugurazione

L’assessore alla Sanità e al Sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di questa inaugurazione: «Più rafforziamo la rete dei presidi territoriali, in cui insistono le fragilità, le persone più anziane o con malattie croniche, più riusciamo ad offrire un servizio puntuale e vicino al domicilio della persona. La Casa della Comunità sarà sempre operativa, sette giorni su sette, garantendo prestazioni efficienti, trasversali e multidisciplinari con professionisti altamente specializzati». Lanzarin ha anche evidenziato come la collaborazione tra i vari livelli istituzionali sia fondamentale: «Se anche tutti i sindaci del territorio, che conta oltre 15 mila abitanti, contribuiranno a far conoscere questi presidi, potremo alleggerire il sistema ospedaliero, riducendo il carico sui pronto soccorso e le liste di attesa».

Dal canto suo, il direttore generale dell’ULSS 7 Pedemontana, Carlo Bramezza, ha evidenziato come questa inaugurazione rappresenti un passo avanti nel progetto dei “Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza” (PNRR). «Gli interventi edilizi – ha precisato Bramezza – sono stati semplici, perché utilizziamo una sede già di proprietà dell’Azienda, ma il valore di questa Casa non sta nelle sue caratteristiche architettoniche, quanto nei servizi che potrà offrire ai cittadini. Questa struttura diventerà un punto di riferimento per le richieste di assistenza, offrendo un modello organizzativo più moderno, efficiente ed efficace, in grado di rispondere alle diverse esigenze della popolazione locale».

casa della comunità Malo
Gli interni della nuova struttura
Il punto unico di accesso, punto di riferimento fondamentale per i pazienti

casa della comunità maloLa Casa della Comunità si estende su circa 990 mq e comprende un’area di accoglienza con sala d’attesa, 18 ambulatori distribuiti su due piani – 14 al piano terra e 4 al piano -1 – destinati ai Medici di Medicina Generale, ai punti prelievi e alla specialistica territoriale. A rotazione, in funzione delle necessità, saranno operanti diversi specialisti, tra cui cardiologi, pneumologi e oculisti. Oltre a questi, la struttura ospiterà spazi dedicati alla centrale operativa dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), al Centro di Salute Mentale, al SerD, ai servizi di vaccinazione, al consultorio familiare di ostetricia e ginecologia, e ad altri servizi di supporto. Ruolo chiave sarà quello dell’Infermiere di Famiglia, che potrà integrare i percorsi di cura e assistenza a domicilio, occupandosi di attività di prevenzione, educazione alla salute, monitoraggio e formazione di pazienti e caregiver. Questo professionista avrà il compito di facilitare la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, migliorando la qualità delle cure e semplificando l’accesso ai servizi.

La struttura sarà inoltre utilizzata da altri dipartimenti, tra cui il Dipartimento di Prevenzione per gli screening e il servizio di Continuità Assistenziale, attivo da maggio scorso. Quest’ultimo rappresenta una vera novità per la zona, poiché permette ai residenti di Malo e dei Comuni limitrofi di ricevere consulenze mediche senza dover raggiungere le sedi di Thiene o Schio. Il servizio è attivo nei giorni feriali dalle 20.00 alle 8.00, il sabato e i prefestivi dalle 10.00 fino a mezzanotte, e nei giorni festivi e nelle ore notturne fino alle 8 del giorno successivo.

Il direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 7, Eddi Frezza, ha commentato: «Gli spazi della Casa della Comunità sono pensati per essere flessibili. La presenza degli specialisti sarà programmata in base alle esigenze dei cittadini che si rivolgeranno al Punto Unico di Accesso (PUA), previsto in tutte le strutture di questo tipo. Il PUA rappresenta il cuore operativo della struttura, offrendo un punto di riferimento unico per la presa in carico di persone con problemi complessi, fornendo informazioni, indicazioni e coordinando i percorsi di cura». Frezza ha anche sottolineato come il modello di integrazione tra servizi socio-sanitari e sociali sia destinato a evolversi, ampliando le offerte in futuro.

Il PUA, collocato al piano terra, garantirà un supporto coordinato, superando la frammentazione dei servizi. Gli operatori ascolteranno e analizzeranno i bisogni di utenti e familiari, individuando il percorso più adatto e collaborando con i servizi sociali dei Comuni e altri enti territoriali. «L’obiettivo è ottimizzare le risorse e garantire risposte tempestive ed efficaci alle esigenze di salute e assistenza dei cittadini», ha concluso Frezza.

Nella nuova struttura continueranno a essere erogati anche i servizi amministrativi già disponibili presso il Distretto. Prosegue dunque in Veneto la trasformazione della medicina del territorio che privilegia le Case della Comunità di Malo, nell’intento di razionalizzare i servizi e nello stesso tempo di renderli facilmente accessibili. Sarà davvero la strada giusta per garantire a tutti uno standard accettabile di cure e diminuire gli accessi al Pronto Soccorso e la necessità di ricorrere al privato?