
Anche la Fipe-Confcommercio di Vicenza si impegna a combattere il “dumping contrattuale”, ovvero il fenomeno per cui alcune aziende, per abbassare il costo del lavoro, utilizzano contratti collettivi nazionali firmati da sigle sindacali poco rappresentative che abbassano i salari e tutelano meno i lavoratori. Nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, il CCNL sottoscritto dalla Fipe – Confcommercio è quello leader. Rinnovato un anno fa, viene applicato ad oltre il 92% dei dipendenti dei pubblici esercizi della ristorazione collettiva e commerciale, e turismo: firmato un anno fa, interessa oltre 300.000 imprese e più di un milione di lavoratori in tutta Italia, però deve guardarsi dalla concorrenza del dumping, che si va diffondendo e rappresenta un grave pericolo per la reputazione del settore stesso.
Per questo motivo, FIPE sta lanciando una campagna per sensibilizzare imprenditori e lavoratori sulle dinamiche critiche del fenomeno, per proteggere innanzitutto i dipendenti, ma anche per mettere in guardia le aziende da quello che potrebbe sembrare una scorciatoia (contratti meno onerosi quindi maggiori profitti) ma che in realtà si ritorce contro l’azienda che lo pratica: le imprese che applicano CCNL “Pirata” rischiano pesanti conseguenze. Come ricordato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro nel 2025, in relazione all’attività di vigilanza sull’applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, l’art. 1, comma 1175, L. n. 296/2006 prevede l’impossibilità di fruire dei benefici normativi e contributivi da parte delle imprese che non applicano Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale. Tra questi, ad esempio, la riduzione contributiva sull’apprendistato; la maxi deduzione del costo del lavoro; i benefici per le assunzioni di under 35 e donne. Utilizzare contratti pirata, poi, rende impossibile fruire di part time, apprendistato, contratti stagionali o di lavoro extra.
Lo strumento principale per informare gli addetti ai lavori è la diffusione della seconda edizione del Manuale sul Dumping Contrattuale nei Pubblici Esercizi (la prima edizione è del 2022), realizzato in collaborazione con Adapt e con il sostegno dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, che verrà ufficialmente presentato il prossimo 22 luglio a Roma. La nuova edizione del volume risponde all’espansione del dumping contrattuale nel settore dei pubblici esercizi: una crescita che si misura non solo in termini di numerosità dei CCNL non rappresentativi, 41 in totale, ma anche per il numero in termini assoluti di lavoratori a cui si applicano contratti nazionali di lavoro, che anche la Giurisprudenza di recente ha definito come “pirata”.

FIPE attraverso l’informazione intende offrire uno strumento utile al contrasto del fenomeno stesso, stimolando un dibattito costruttivo sul dumping contrattuale. Gianluca Baratto, presidente di FIPE-Confcommercio di Vicenza, condivide in pieno l’iniziativa nazionale e sottolinea la necessità di diffondere il Manuale informativo, per far fronte ad un meccanismo di concorrenza al ribasso che penalizza ulteriormente le imprese del settore: “In un momento storico di incertezza economica – aggiunge Baratto –. FIPE Vicenza rinnova il proprio impegno a collaborare con gli enti competenti in materia di controlli e ispezioni, l’Inps e l’Ispettorato del lavoro, per sostenere le imprese che applicano correttamente i contratti di lavoro, rispettano i lavoratori e collaborando alla crescita sociale ed economica del territorio”.
Per maggiori informazioni, le imprese del settore possono contattare gli uffici provinciali di Fipe-Confcommercio (tel. 0444 964300).