
(Adnkronos) – Changemaker e iniziative che stanno trasformando le disuguaglianze in opportunità per milioni di persone in Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e Turchia sono stati premiati durante l’ottava edizione della cerimonia 'Heroes of Tomorrow: Un Sdg Action Awards', tenutasi a Roma ieri sera. La cerimonia è stata accompagnata da esibizioni dal vivo del cantautore italiano pluripremiato Diodato e dell’artivista nigeriana Cill. Selezionati tra oltre 5.500 candidature provenienti da 190 paesi, i vincitori sono stati scelti tra nove finalisti in tre categorie: Creatività, Resilienza e Changemaker. 'Heroes of Tomorrow: Un Sdg Action Awards', programma di punta della Un Sdg Action Campaign', è reso possibile grazie al partenariato con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e il ministero Federale Tedesco per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Bmz). In un raro ex aequo, il 'Premio Changemaker – Celebrare coloro che plasmano un mondo più equo e pacifico' di quest’anno onora due persone la cui determinazione ha ridefinito il significato di cambiamento duraturo. La prima vincitrice è Julienne Lusenge, attivista per i diritti umani, che ha dedicato decenni alla difesa delle donne, alla lotta contro la violenza e alla costruzione della pace nella Repubblica Democratica del Congo, trasformando l’avversità in cambiamento e il coraggio in forza collettiva. "Ringrazio la Un Sdg Action Campaign a nome di tutte le donne, ragazze, uomini e ragazzi congolesi che ogni giorno lottano per la pace, la giustizia e la dignità", ha dichiarato Sandrine Lusamba per conto di Julienne Lusenge. L'altra vincitrice è Jîn Dawod che, costretta a fuggire dalla guerra in Siria, ha fondato una piattaforma di salute mentale che offre supporto psicologico a migliaia di persone sfollate, dimostrando che la cura può superare ogni confine. "Vorrei aver potuto dire alla me più giovane che avrebbe trovato la luce e trasformato il dolore in scopo. A chi si trova nel punto più buio della propria vita direi: io sono il tuo messaggio dal futuro. Questo premio non è la fine, è l’inizio", ha detto Jîn Dawod. Il 'Premio Creatività – Celebrare immaginazione, innovazione e potere della narrazione' è andato a Smartel che in Nigeria, dove 33 milioni di persone affrontano insicurezza alimentare acuta, utilizza sistemi idroponici – un metodo di coltivazione senza suolo – per creare nuove opportunità di lavoro per donne, giovani e piccoli agricoltori. "A ogni giovane sognatore che mi ascolta oggi, ricordate che siamo il ponte tra i fallimenti del passato e le benedizioni del futuro. Ora è il momento migliore per agire. Svegliatevi, costruite con sensibilità, innovate con amore e affrontate le sfide più grandi del mondo, perché potete farlo", ha affermato Smart Israel, fondatore di Smartel Agri-Tech. Il 'Premio Resilienza – Onorare coraggio, solidarietà e forza di ricostruire' è stato attribuito a Cufa-Central Única das Favelas, una realtà nata in Brasile che trasforma le favelas in vivaci centri di talento, creatività e innovazione, coinvolgendo milioni di persone nel mondo e ridefinendo lo sviluppo dalla comunità, per la comunità. "Cufa significa Centrale Unificata delle Favelas. Si tratta di offrire supporto e opportunità a comunità, bambini, donne e uomini. Vogliamo che tutti vivano senza povertà e disuguaglianza", ha spiegato Marcus Vinícius Athayde, presidente di Cufa. Inoltre, la Campagna #IBelong dell’Unhcr ha ricevuto la Menzione d’onore per il suo movimento globale decennale volto a porre fine all’apolidia per milioni di persone. Maha Mamo, rappresentante della Campagna #IBelong, ha commentato: "Sono stata apolide per 30 anni. L’apolidia è una gabbia invisibile. Hai sogni, potenziale, tanto da offrire, ma ti vengono negati diritti fondamentali: istruzione, sanità, libertà di movimento. La campagna #IBelong dell’Unhcr mi ha dato identità, cittadinanza e una casa". In riconoscimento dei vincitori Marina Ponti, direttrice globale della Un Sdg Action Campaign, ha dichiarato: "Tutti possiamo essere eroi di domani. Non lasciamoci paralizzare dal peso delle disuguaglianze. Lasciamoci ispirare dal potere delle possibilità. Perché il futuro non è qualcosa che ereditiamo, è qualcosa che costruiamo insieme". Diodato ha aperto e chiuso la cerimonia con due brani: una versione di ‘Us and Them’ dei Pink Floyd e la sua composizione originale ‘L’atto di Rivoluzione’, entrambi incentrati sul tema della serata: changemaker che costruiscono ponti tra realtà parallele. "Tutti possono cambiare il mondo con le azioni. Stasera siamo con persone che lo stanno facendo, lavorando per il pianeta e per le persone, grazie di cuore", ha detto Diodato.
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