
Vicenza si candida a diventare un hub di eccellenza per l’innovazione e il trasferimento tecnologico grazie a UniVi Nexus, un ambizioso progetto integrato che vede il sostegno strategico di Fondazione Cariverona.
L’ente ha stanziato un finanziamento di 400.000 euro per il biennio 2026-2027, destinato a potenziare l’infrastruttura di connessione tra il mondo accademico e il tessuto produttivo berico.
L’iniziativa, gestita dalla Fondazione Studi Universitari di Vicenza, mira a trasformare le competenze dei ricercatori in opportunità concrete per le imprese locali, creando al contempo nuovi servizi per studenti e startupper. L’obiettivo è chiaro: consolidare il “Modello Vicenza” per fare in modo che la città non sia solo un luogo di formazione, ma un territorio dove i talenti scelgano di restare e investire.
UniVi Nexus: spazi fisici e alta specializzazione
Il piano d’azione prevede innanzitutto la creazione di nuovi spazi fisici di connessione per rafforzare l’impronta universitaria in centro città. Tra le novità principali figura l’attivazione di un “Salone Eventi”, una grande aula destinata a ospitare conferenze e momenti formativi in collaborazione con partner come la Camera di Commercio e la Biblioteca Bertoliana.
Saranno inoltre realizzati “Spazi per l’Alta Specializzazione”, uffici dedicati a ospitare stabilmente ricercatori, dottorandi e startupper, favorendo l’incrocio tra discipline diverse e settori produttivi. “Sosteniamo un’infrastruttura capace di trasformare competenze e idee in occasioni reali”, spiega Bruno Giordano, presidente della Fondazione Cariverona, sottolineando l’importanza di trattenere i talenti e favorire la crescita delle PMI.
Il ruolo del CITT e il Job Matchmaking
Il cuore operativo dell’integrazione tra università e impresa sarà il CITT (Centro per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico). Questa struttura agirà come interfaccia diretta per sviluppare progetti di ricerca applicata a beneficio soprattutto delle piccole e medie imprese.
Per massimizzare il collegamento tra laureati e mondo del lavoro, verrà introdotta una piattaforma di Job Matchmaking, un sistema automatizzato supportato da personale qualificato per favorire l’incontro tra domanda e offerta di alta specializzazione. Parallelamente, il programma Quality Stage verrà esteso a tutti i poli universitari vicentini per certificare la qualità dei tirocini, mentre nascerà un “Club di Aziende”, una rete di imprese partner che collaboreranno stabilmente con gli atenei.
Borse di studio e supporto alle start-up
Il terzo pilastro di UniVi Nexus riguarda il supporto diretto all’imprenditorialità. Il progetto finanzierà almeno tre Borse di Transizione Ricerca-Lavoro, pensate per accompagnare i dottorandi nel delicato passaggio verso l’ingresso in azienda o l’avvio di una propria attività.
È previsto inoltre un servizio di supporto specifico per le start-up universitarie, che riceveranno consulenza in ambiti cruciali come la protezione della proprietà intellettuale e il reperimento di fondi. “Il nostro impegno è fare in modo che Vicenza sia un luogo dove si sceglie di innovare e costruire futuro”, commenta il presidente della Fondazione Studi Universitari, Adamo Dalla Fontana, evidenziando come UniVi Nexus rappresenti un salto di qualità decisivo per la competitività futura della città.



































