
ROMA (ITALPRESS) – La strada giusta è “quella di fare di StM il campione europeo della microelettronica. E si può fare solo con una governance determinata allo sviluppo, in quello che è il settore strategico più importante nella competizione globale. La presenza di Giorgetti al tavolo credo sia stata indicativa”. Così il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista a Il Giornale. “Sul piano politico la collaborazione non è mai mancata in questi tre anni, anche nel passaggio di governo in Francia: prima con Le Maire e poi con Ferracci e Lombard, che ne avevano ereditato le competenze. Per quanto riguarda la governance, condivido quanto fatto in questi mesi dal Mef e attendiamo sviluppi a breve. A me tocca presidiare il fronte industriale e quanto conseguito è di grande rilievo, soprattutto se lo confrontiamo con il contesto europeo, in cui altri grandi attori hanno rinunciato a investimenti già annunciati”, ha spiegato. Il ruolo dello Stato italiano sarà “decisivo, sia sul piano della governance che su quello industriale. Sul fronte finanziario, il Mimit mette a disposizione risorse pari a oltre 2 miliardi”.
Catania, ha aggiunto Urso, “è un grande polo industriale per le tecnologie di potenza su silicio e, come detto, diventerà il primo sito produttivo al mondo integrato verticalmente su carburo di silicio da 200 millimetri. Un piano di sviluppo che prevede una crescita di 3 mila occupati, per quasi la metà altamente qualificati, e investimenti per oltre 5 miliardi da realizzare entro il 2037. Ci saranno ricadute positive per l’intero Sistema Paese: saranno coinvolti oltre 280 fornitori italiani attivi nella filiera dei semiconduttori, 145 aziende del Sud, di cui 135 localizzate in Sicilia”, ha concluso.
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