
(Adnkronos) – Il segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., ha annullato quasi 500 milioni di dollari di sovvenzioni e contratti per lo sviluppo di vaccini a mRNA. A renderlo noto è stato oggi lo stesso Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani che a maggio aveva già revocato un contratto da quasi 600 milioni di dollari alla casa farmaceutica Moderna per lo sviluppo di un vaccino contro l'influenza aviaria. Secondo Kennedy, "come ci ha dimostrato la pandemia, i vaccini a mRNA non sono efficaci contro i virus che infettano le vie respiratorie superiori". "Rilasciando questa affermazione totalmente errata, il Segretario sta dimostrando il suo impegno nel perseguire il suo obiettivo di lunga data di seminare dubbi su tutti i vaccini", lo ha contrastato Jennifer Nuzzo, direttrice del Pandemic Center presso la Brown University School of Public Health, citata dal New York Times. "Se non avessimo utilizzato questi vaccini salvavita a mRNA per proteggere dalle malattie gravi, avremmo avuto milioni di morti in più per Covid", ha affermato. Il Dipartimento della Salute ha annunciato che favorirà altri tipi di vaccini rispetto a quelli a mRNA, come i vaccini a cellule intere. "Dire di no ai finanziamenti sulla tecnologia a mRna è stoppare il progresso nell'ambito dei vaccini. Kennedy alla guida della sanità Usa è come mettere un lupo a guardia di un gregge di pecore, tanta ideologia e poca scienza. La locomotiva Usa in fatto di scienza che abbiamo sempre conosciuto e ammirato si sta fermando, un dispiacere enorme". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, sulla decisione del segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., che ha annullato quasi 500 milioni di dollari di sovvenzioni e contratti per lo sviluppo di vaccini a mRna. "Come ci ha dimostrato la pandemia, i vaccini a mRna non sono efficaci contro i virus che infettano le vie respiratorie superiori", ha dichiarato Kennedy. La tecnologia a mRna per i vaccini, replica Bassetti, "è il futuro per buona parte delle malattie infettive e per patologie per cui non c'è ancora un vaccino, come la West Nile. E' una chiusura ideologica e quando diventa ostacolo alla scienza è una perdita per il mondo intero e per i cittadini, americani ma non solo". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)