Vaccino AstraZeneca, parla lo scienziato: “Ci è stato utile, effetti collaterali una non-notizia”

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(Adnkronos) – "Oggi va in pensione un vaccino che ci è stato utile in tempi di emergenza" Covid. Lo sottolinea Giacomo Gorini, il ricercatore italiano che all'università di Oxford, nei giorni più duri della pandemia, ha lavorato sul vaccino anti-Covid poi prodotto e distribuito da AstraZeneca. L'esperto lo sottolinea via social, in un post su X, commentando la scelta dell'azienda di ritirare il prodotto in tutto il mondo, come spiegato nei giorni scorsi dallo stesso colosso farmaceutico anglo-svedese: "Considerata la quantità di vaccini disponibili ed efficaci per le nuove varianti di Covid-19 – aveva informato la compagnia – non c'è più stata domanda per il vaccino Vaxzevria* che di conseguenza non è più stato prodotto né distribuito. Non prevedendo quindi una futura domanda", si è deciso di "ritirare l'autorizzazione all'immissione in commercio" Aic.  Il ritiro dell'Aic in Ue è entrato in vigore il 7 maggio. E dall'Agenzia europea del farmaco Ema Marco Cavaleri, che è responsabile Rischi sanitari e Strategie vaccinali e presiede la Task force emergenze (Etf), sentito dall'Adnkronos Salute nei giorni scorsi aveva chiarito che "questo è in linea con le aspettative che vaccini non più usati e aggiornati vengano ritirati, come da nostra indicazione. Stiamo lavorando con tutti i produttori per sfoltire il numero dei vaccini approvati, così da gestire solo quelli che vengono regolarmente aggiornati come da nostre raccomandazioni".  Gorini era intervenuto nel dibattito che si è acceso già dopo che si erano riaccesi i riflettori sul vaccino AstraZeneca che, come lui stesso ha ricordato, "ha ammesso per la prima volta in tribunale che il vaccino può causare questi effetti collaterali rari e gravi". Ma, puntualizza l'esperto, è una prima volta solo per l'aula di giustizia. Perché in realtà "se ne parla liberamente da anni". Ora, prosegue Gorini via social, "è giusto che si continui con mRna, una tecnologia sicurissima ed efficace". Ma il vaccino AstraZeneca, si legge nei suoi post, "secondo alcune stime ha salvato, solo nel primo anno di utilizzo, 6 milioni di vite, più di qualunque altro vaccino nello stesso periodo. Come qualunque altro farmaco, ha effetti collaterali, alcuni gravi. Quelli gravi sono, in frequenza, molto rari e paragonabili a quelli di qualunque altro farmaco. Altrimenti non sarebbe stato utilizzato". "Hanno fatto scalpore, dato il periodo storico e la particolare attenzione dei media, quelle famose trombosi associate a piastrinopenia". Ebbene, ricorda Gorini, "queste sono simili, per natura, a quelle causate da un altro farmaco approvato, l'eparina. Non mi stupisco che se ne parli di nuovo, ma questa è una non-notizia, dato che della presenza di questi effetti collaterali, come per qualsiasi altro farmaco, si sa da anni, e sia l'azienda che gli enti regolatori ne hanno sempre parlato apertamente".  Non solo, aggiunge: "Il fatto che si sappia di questi effetti collaterali rarissimi in realtà è segnale che il famoso 'sistema' funziona: gli enti regolatori se ne sono accorti in farmacovigilanza, l'azienda e la comunità scientifica ne ha preso atto senza problemi. Dato che i vaccini a mRna sono veramente eccezionali in termini di sicurezza (non avendo mai effetti collaterali potenzialmente letali), ha avuto senso, aumentata la disponibilità di dosi e una volta ridotta la circolazione virale, concentrarsi solo su quelli". Il vaccino AstraZeneca, rimarca lo scienziato, "ha rappresentato uno strumento di primo soccorso durante le fasi iniziali di pandemia, dati i suoi ottimi profili di sicurezza e la sua efficacia particolarmente contro malattia grave. Ha salvato molte, ma molte, ma molte vite". Gorini conclude infine con una riflessione che lascia trasparire un po' di amarezza: "Chi odia la mia categoria – scrive – generalmente ritrae gli scienziati come dei manipolatori di masse, insabbiatori di effetti collaterali. I rari effetti collaterali del vaccino AZ sono stati segnalati proprio dagli scienziati". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)