Caso Valbruna. Luisetto e Filippin (Pd): «Bene l’uso del Golden Power, ma chiediamo alla Provincia di Bolzano di ritirare il bando»

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Acciaierie Valbruna a Vicenza
Acciaierie Valbruna a Vicenza

Dopo la presa di posizione emersa ieri al tavolo di confronto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla situazione dello stabilimento di Acciaierie Valbruna a Bolzano, nel corso del quale il ministro Urso ha richiamato il riconoscimento della strategicità delle produzioni dell’azienda, ai sensi della disciplina Golden Power, anche la Consigliera regionale e candidata del Pd alle prossime elezioni Chiara Luisetto e l’onorevole del Pd Rosanna Filippin tornano ad intervenire a sostegno dei lavoratori degli stabilimenti di Vicenza e Bolzano: «La priorità – dichiarano – deve essere salvaguardare una produzione strategica per il Paese e i posti di lavoro dei due stabilimenti Valbruna italiani, quello di Bolzano e quello di Vicenza con il relativo indotto.”

Filippin e Luisetto hanno ricordato il percorso che, a seguito della mobilitazione dei lavoratori bolzanini e vicentini e il coinvolgimento delle istituzioni, ha portato all’apertura di un tavolo al Ministero dell’Industria e del Made in Italy: “Un passo importante, da cui crediamo non si possa tornare indietro. La produzione di acciaio inossidabile, di leghe e nichel ha una portata strategica tale da giustificare l’eventuale uso, se necessario, del Golden Power da parte del Governo come chiarito nella fase istruttoria”. Secondo le due esponenti del Pd però sarebbe importante che non si arrivasse a tanto: “Continuiamo a chiedere che, prima di tutto, ci sia un atto di responsabilità della Provincia di Bolzano: prenda atto della gravità della scelta portata avanti fino ad ora e ritiri il bando, a tutela di lavoratori e produzione.».