
È bastata una telefonata al 112 per allertare la macchina dei soccorsi in contrada Nizzero, nel Comune di Valdagno. Una donna di 58 anni, in evidente stato di alterazione psichiatrica, si era barricata al primo piano della propria abitazione nel pomeriggio di venerdì 6 giugno. Sul posto sono arrivati i Carabinieri del Radiomobile, rinforzati dai militari delle Stazioni di Valdagno e Recoaro Terme, insieme ai Vigili del Fuoco e al personale sanitario del SUEM 118.
La donna, dopo essere stata calmata e sedata, è stata trasportata al reparto di psichiatria del San Bortolo di Vicenza. Ma l’intervento d’urgenza si è trasformato ben presto in un caso giudiziario clamoroso.
Mentre i militari si preparavano ad accedere all’abitazione per garantire la sicurezza dell’intervento, hanno chiesto al marito della donna, un 61enne che si trovava nel cortile sottostante, se ci fossero armi in casa. La risposta affermativa ha portato a un sopralluogo che ha rivelato un vero e proprio arsenale: due pistole a matricola abrasa, una mitraglietta VZ 26 di fabbricazione cecoslovacca, un fucile d’assalto Kalashnikov AK 47, un Mauser K98, due moschetti della Prima guerra mondiale, sette fucili da caccia (di cui due modificati per bracconaggio), due carabine ad aria compressa e circa 1400 proiettili di vario calibro. Tutte armi perfettamente funzionanti, detenute senza alcuna autorizzazione.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati legati alle armi, è stato arrestato dai Carabinieri intervenuti per detenzione illegale di armi clandestine, da guerra e comuni alterate, e portato in carcere a Vicenza, in attesa dell’udienza di convalida.
Nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza, ogni accusa dovrà, ovviamente, trovare conferma in sede processuale con sentenza definitiva.
Il caso riaccende, comunque, i riflettori sulla diffusione di armi illegali anche in contesti apparentemente insospettabili e sulla necessità di vigilanza continua, specie in ambito domestico. Una situazione sfuggita di mano che solo per caso – e per un’emergenza sanitaria – è emersa prima che potesse degenerare in tragedia.