Valdagno, carabinieri denunciano borseggiatrice 42enne

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Foto dal Web

Una borseggiatrice 42enne di Valdagno è stata denunciata in stato di libertà ieri dai carabinieri della stazione di Recoaro Terme. La donna, C. H. le sue iniziali, è ritenuta responsabile del reato di furto con destrezza di portafogli ai danni di anziane di età compresa tra i 72 e gli 82 anni, le quali erano intente a svolgere compere presso esercizi commerciali e supermercati nonché a passeggio sulla pubblica via.

“A seguito di una serie di furti di portafogli verificatisi nei trascorsi mesi di maggio e di giugno, i militari dell’Arma hanno svolto una specifica attività d’indagine per risalire all’autore di sette furti denunciati da altrettante cittadine.

Queste ultime indicavano in sede di denuncia di aver subito la scomparsa del proprio portafogli contenenti somme di denaro e carte bancomat mentre erano intenti a fare acquisti.

I militari sulla scorta delle denunce ricevute ricostruivano l’esatta dinamica dei fatti, mettendo in correlazione sette furti perpetrati rispettivamente presso un negozio di generi alimentari ai danni di una anziana signora, in una canonica ai danni di una anziana, ai danni di una anziana nel centro cittadino sulla pubblica via, in due occasioni presso un noto supermercato del centro ai danni di due anziane classe 1940 e 1953, presso un negozio di acconciatura ai danni di una anziana classe 1945 ed infine presso un negozio di calzature ai danni di una commessa.

In detti casi venivano sottratte somme dai €20 ai €300 e in tre casi anche le carte bancomat. Carte che la stessa denunciata utilizzava per compiere piccoli prelievi di danaro con sistema contactless prima che le stesse venissero bloccate dalle vittime. Veniva così sottratta una somma complessiva di €250.  

Gli elementi investigativi raccolti hanno permesso così di denunciare la donna alla competente Autorità Giudiziaria di Vicenza per furto con destrezza ed indebito utilizzo di carte bancomat.

Si precisa che tutte le attività poste in essere dai militari operanti ed il conseguente deferimento in stato di libertà sono provvedimenti adottati d’iniziativa da parte degli stessi militari procedenti e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”.