Rsa Vicentine in emergenza: 1.700 anziani in lista d’attesa. Variati (Ipab) lancia l’allarme: “Carenza personale e fondi”

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Achille Variati rsa vicenza
Achille Variati

La situazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) nel Vicentino è di “emergenza”. Lo ha dichiarato l’ex sindaco di Vicenza e attuale presidente dell’Ipab di Vicenza, Achille Variati, commentando a Il Corriere del Veneto i dati allarmanti sulle liste d’attesa.

Sono ben 1.700 gli anziani non autosufficienti che nel Vicentino sono in attesa di un posto in Rsa, di cui oltre mille solo nell’Usl 8 Berica. Un dato che si inserisce in un contesto regionale in cui si contano circa 10 mila persone in lista d’attesa in tutto il Veneto.

Il costo dell’invecchiamento e i fondi assenti

Variati, che con l’Ipab garantisce 540 dei 3.390 posti letto totali nelle 37 strutture dell’Ulss 8 Berica, non usa mezzi termini per definire gli anziani come “dimenticati dalla politica“.

L’allarme è proiettato al futuro: “Le statistiche parlano chiaro: nel Veneto nel 2023 c’erano 380 mila ultraottantenni, mentre nel 2033 saranno circa 500 mila. Ci sarà sempre più bisogno di assistenza”, ha sottolineato Variati. Il presidente ha evidenziato come il settore sia stato ignorato dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e ha lanciato un appello per un incremento del fondo regionale per la non autosufficienza, oggi di 559 milioni di euro all’anno, con un fondo di riequilibrio di almeno 150 milioni in tre anni. Senza un intervento serio della politica nazionale e regionale, ha avvertito, “non solo non ci saranno posti in più, ma in alcune Rsa verranno meno i posti attuali”.

Carenza di personale: mancano settemila unità

Oltre al problema dei posti letto, Variati ha puntato il dito sulla carenza di personale: tra medici, infermieri e Operatori Socio-Sanitari (OSS) mancano settemila unità in Veneto.

“Per diventare Oss bisogna fare un corso che dura più di un anno e il costo è di circa 1.300 euro. Il bisogno è così alto che il corso dovrebbe essere a carico del pubblico, per attirare possibili operatori in questo settore”, ha concluso Variati, indicando una possibile soluzione per affrontare la crisi occupazionale del comparto.

Nuova RSA al Laghetto di Vicenza: l’Ipab perfeziona la vendita di Palazzo Serbelloni

In tema di posti letto nel capoluogo, si registrano importanti novità in merito al progetto della nuova RSA nel quartiere Laghetto. Pochi giorni fa, l’Ipab di Vicenza ha perfezionato la vendita di Palazzo Serbelloni a una società con sede a Schio per 1.826.000 euro.

La conclusione dell’operazione è fondamentale, in quanto il ricavato finanzierà in parte il progetto da 15 milioni di euro per la nuova residenza destinata a persone non autosufficienti su un terreno dell’Ipab, come previsto dall’accordo di programma tra l’ente, Comune di Vicenza e Regione Veneto.

Questa testata aveva precedentemente evidenziato ritardi nel progetto e l’esistenza di “pressioni” volte a influenzarne la localizzazione, sollevate in particolare dal direttore Giovanni Coviello. Nonostante i tentativi di alcuni residenti di ostacolare la struttura (per il presunto traffico veicolare), il presidente Achille Variati aveva rassicurato che non ci sarebbe stato “Nessuno spostamento altrove della RSA”.

La vendita di Palazzo Serbelloni è stata accolta con favore anche da Giovanni Rolando, ex presidente dell’Ipab: “Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti. Speriamo venga presentato quanto prima il progetto ed emesso il bando, così da dare finalmente inizio ai lavori di costruzione”.