
VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi, a Ca’ Dolfin a Venezia, la 22^ edizione del Rapporto Statistico della Regione del Veneto. Un documento di grande valore che, superando l’analisi congiunturale, esplora l’evoluzione degli ultimi 15 anni e individua le traiettorie future dello sviluppo regionale, offrendo uno strumento concreto di programmazione, conoscenza e trasparenza. I lavori sono stati aperti dall’assessore alla Programmazione e Bilancio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, e dalla Rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Tiziana Lippiello.
Ai lavori hanno partecipato il Segretario Generale della Programmazione della Regione del Veneto, Maurizio Gasparin; il responsabile Divisione ricerca economica territoriale della Banca d’Italia (sede di Venezia), Vanni Mengotto; il Segretario CGIA di Mestre, Renato Mason; il Professore della Venice School of Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Stefano Micelli; il Presidente Confindustria Veneto, Raffaele Boscaini; la Professoressa di Demografia, Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Padova, Maria Letizia Tanturri; il Direttore Generale di ARPA Veneto, Loris Tomiato; l’esperto semplificazione dal Progetto 1000 esperti PNRR, Gianna Di Danieli; il Direttore della Direzione Sistema dei controlli, SISTAR e documenti di programmazione generale della Regione del Veneto, Michele Pelloso.
Il Veneto è una regione forte, che ha saputo superare le molteplici crisi affrontate – dalla pandemia alla guerra in Ucraina, fino all’inflazione e all’instabilità internazionale – degli ultimi cinque anni e guarda al futuro con fiducia. Il Rapporto statistico che abbiamo presentato oggi si conferma, dunque, uno strumento prezioso per orientarsi nell’incertezza economica e sociale e che fissa le basi per una crescita equilibrata, sostenibile, ma soprattutto partecipata con le associazioni datoriali e sindacali – ha sottolineato l’Assessore Calzavara -.
I dati dimostrano la solidità, la reattività e le grandi capacità di adattamento della nostra regione. Infatti, il PIL pro capite raggiunge i 41.500 euro, +12% rispetto alla media nazionale, con una crescita stimata dello 0,5% nel 2024 e una previsione di ulteriore incremento nel 2025 (+0,8%) e nel 2026 (+0,9%)”.
Tra i punti di forza emersi durante la mattinata con l’ass. Calzavara l’occupazione in crescita, con un tasso al 70,2%, tra i più alti d’Italia; la disoccupazione in calo al 3%, secondo valore più basso a livello nazionale. Il Veneto vanta numeri nel turismo da record: 21,8 milioni di arrivi (+3,3%) e 73,5 milioni di presenze (+2,2%) nel 2024, con una quota sempre in crescita di turisti stranieri. Anche il sistema imprenditoriale è vivace: le microimprese venete (fino a 49 dipendenti) spiccano per occupati, fatturato e valore aggiunto, e l’export rimane competitivo, nonostante un calo dell’1,8% nel 2024, dovuto in gran parte alla frenata della Germania, primo partner commerciale.
Da sottolineare che nel corso del biennio 2024-2025, la Regione ha avviato importanti politiche economiche e sociali, tra cui: Il Fondo Veneto Ricerca, Sviluppo e Innovazione per sostenere le PMI. Il Fondo Nuove Competenze e numerosi interventi su formazione, welfare, sicurezza sul lavoro e inclusione giovanile. Investimenti legati al PNRR per oltre 11 miliardi di euro, supportati da misure di semplificazione amministrativa. L’impegno per le Olimpiadi Invernali 2026, con un progetto di eredità territoriale basato su sostenibilità e inclusività.
Il Rapporto, disponibile anche in formato digitale e interattivo sul sito dell’Ufficio di Statistica regionale, è accessibile a cittadini, imprese e istituzioni, offrendo una base informativa solida per trasmettere, in modo consapevole, un quadro d’insieme dei macro dati economici e statistici del Veneto.
-Foto Regione Veneto-
(ITALPRESS).