Centri antiviolenza, Pd attacca la Giunta veneta: “Proroga sconcertante”

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Centri antiviolenza
Vanessa Camani e Chiara Luisetto

Le consigliere regionali del Partito Democratico, Vanessa Camani e Chiara Luisetto, hanno espresso la loro “sconcertante” delusione riguardo alla gestione da parte della Regione del Veneto dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio.

La loro critica arriva dopo che l’assessora alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, aveva annunciato la proroga di un anno per i requisiti minimi di tali strutture, definendola un “risultato positivo”.

Secondo le esponenti del PD, questa decisione rappresenta un fallimento da parte della Giunta regionale, dato che vanifica gli sforzi di risolvere le criticità emerse già da 18 mesi. Le consigliere sostengono che il prolungamento del periodo transitorio dimostra che non è stato fatto “nessun passo in avanti concreto” su un tema grave come la violenza di genere.

In precedenza, l’assessora Lanzarin aveva comunicato di aver raggiunto un’intesa che garantisce il mantenimento di tutte le strutture esistenti in Veneto. La proroga, come da lei spiegato, serve a confermare il servizio in attesa di definire una nuova Intesa definitiva con requisiti aggiornati. Ha anche annunciato l’approvazione di un nuovo Piano strategico triennale contro la violenza sulle donne, strutturato su quattro assi d’intervento: Prevenzione, Protezione e sostegno, Perseguire e punire, e Assistenza e promozione. Lanzarin ha sottolineato che il Veneto “continua a essere in prima linea nella lotta contro la violenza di genere”, garantendo stabilità e continuità ai servizi per le vittime e i loro figli.