
Per la tragica morte di Anna Chiti, la studentessa 17enne deceduta dopo essere caduta in acqua da un catamarano charter, il pubblico ministero della Procura di Venezia Stefano Buccini ha firmato un avviso di garanzia nei confronti di Andrea Ravagnin, lo skipper 35enne che comandava l’imbarcazione e che sabato scorso ha tentato di salvare la ragazza. Lo si apprende da Ansa.
Ravagnin è stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di omicidio colposo e dovrà rispondere anche di violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Il magistrato ha inoltre disposto l’autopsia sul corpo della giovane per accertare le cause e la dinamica esatta del decesso.
La ricostruzione dell’accaduto
L’incidente è avvenuto sabato scorso, mentre Anna era a bordo del catamarano per una “prova” come marinaia, sebbene senza un regolare contratto di lavoro. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della Marina Santelena hanno ripreso gli istanti drammatici. Anna è inciampata sul ponte ed è finita in laguna.
Dal video, ora in mano ai magistrati, si vede la ragazza riemergere e tentare di risalire il fianco del catamarano, aiutata anche da una turista a bordo, che a sua volta è caduta in acqua. A quel punto, la corda che Anna aveva ancora in mano si è agganciata all’elica in movimento, trascinandola nuovamente sott’acqua.
Resta da chiarire perché Anna avesse in mano la cima destinata all’ormeggio e se abbia agito di sua iniziativa per aiutare il comandante, o se le sia stato chiesto di farlo.
L’operazione si stava svolgendo in condizioni meteo difficili, con un vento di scirocco a 15-20 nodi, che potrebbe aver contribuito a spostare l’imbarcazione e far cadere la 17enne.