Venezuela, Maduro a Trump: “Pronto a faccia a faccia, no alternative a pace”

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(Adnkronos) –
Nicolas Maduro risponde all''apertura' di Donald Trump dicendosi pronto a un faccia a faccia nel pieno delle tensioni tra Caracas e Washington per il rischio di un attacco militare americano al Venezuela. "Chiunque voglia dialogare troverà sempre in noi persone di parola, persone perbene e persone con esperienza per guidare il Venezuela. Quindi, negli Stati Uniti, chiunque voglia parlare con il Venezuela, parlerà ‘faccia a faccia’, senza alcun problema", ha dichiarato il leader venezuelano nel suo programma Con Maduro +. Ma. ha avvertito, "quello che non si può permettere è che un popolo venga bombardato e massacrato". Secondo Maduro, "solo attraverso la diplomazia si possono comprendere i paesi liberi, i governi, e solo attraverso il dialogo si possono cercare punti in comune su temi di interesse reciproco: questa è la nostra posizione immodificabile (…). Il dialogo è la via per cercare la verità e la pace, la pace non ha alternative". Maduro, che ha manifestato il suo "assoluto rispetto del diritto internazionale" e il rifiuto della "minaccia dell'uso della forza o dell'uso della forza per imporre regole nelle relazioni tra i paesi", ha sostenuto che la posizione di Trump è dovuta al fatto che qualcuno vuole che "commetta l'errore più grave della sua vita e intervenga militarmente contro il Venezuela, il che significherebbe la fine politica della sua leadership e del suo nome". “Lo stanno incitando, provocando – questa la tesi del leader venezuelano – e sono sicuro che questa incitamento, questa provocazione, non proviene solo dai suoi avversari e dai suoi nemici noti – lui sa chi sono – ma anche da persone che lo circondano, che già fanno calcoli in funzione dell'era post-Trump e non si preoccupano di fargli del male”. "Lo stanno portando in un vicolo cieco", ha denunciato ancora Maduro.  "Gli Stati Uniti non hanno mai chiesto l'uso del nostro territorio per lanciare attacchi contro il popolo venezuelano". Lo ha chiarito la premier di Trinidad e Tobago Kamla Persad-Bissessar, assicurando che il suo Paese "non parteciperà ad alcun atto che lo metta in pericolo". La precisazione è arrivata mentre sembrano intravvedersi spiragli di dialogo tra Caracas e Washington, dopo giorni di tensione al massimo livello nel timore di un attacco militare americano imminente contro il regime di Maduro. Nelle settimane scorse a Trinidad era attraccata una portaerei statunitensi per esercitazioni al largo delle coste del Venezuela.    
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