Verona: Camera di Commercio e Avviso Pubblico presentano il Vademecum contro la “mafia-impresa”

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Mafia-impresa
Daniele Zivelonghi (Coordinatore provinciale Avviso Pubblico), Pietro Scola e Pierpaolo Romani

Si è svolta oggi, presso la Sala Industria della Camera di Commercio di Verona, la presentazione del vademecum “Prevenire e contrastare le mafie nel tessuto imprenditoriale locale. Cosa fare e a chi rivolgersi” nell’ambito di un appuntamento per approfondire il tema “mafia-impresa”.

Pietro Scola, Vice Segretario Generale della Camera di Commercio di Verona, ha moderato i lavori del convegno “La mafia-impresa: come riconoscerla, prevenirla e contrastarla”. Fra gli interventi anche quello di Daniele Zivelonghi, coordinatore provinciale di Avviso Pubblico, e di Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale dell’Associazione, che ha presentato i principali dati, analisi e obiettivi del vademecum.

“L’idea di predisporre un vademecum per le imprese al fine di prevenire e contrastare le infiltrazioni mafiose e corruttive, nasce dall’esigenza di fornire uno strumento che permetta a chi opera nel sistema economico-produttivo di mettere in atto azioni concrete e di sapere a chi rivolgersi per fare delle segnalazioni protette”, ha dichiarato Pierpaolo Romani.

“Il progetto “Consulta della legalità”, promosso dalla Camera di commercio di Verona in collaborazione con Avviso Pubblico, grazie ai contributi offerti da magistrati, investigatori, docenti universitari ed esperti, ha permesso di cogliere i tratti salienti dell’agire della cosiddetta “mafia-impresa” e di comprendere quali possono definirsi buone e cattive prassi. Questo patrimonio di conoscenze, di informazioni e di indicazioni, è stato messo a sistema e, tramite il vademecum, sarà diffuso e condiviso, nella convinzione che, come previsto dal progetto, questo sia un elemento portante per la costruzione di una rete di legalità organizzata”.

“Promuovere la legalità significa anche tutelare competitività e concorrenza del sistema produttivo. Le infiltrazioni criminali nell’economia infatti, alterano il mercato e minano la fiducia nelle istituzioni e tra le imprese. Il vademecum rappresenta uno strumento concreto a disposizione degli operatori per riconoscere i rischi e agire in modo consapevole nell’ambito delle regole. Solo così possiamo garantire sviluppo e crescita per le aziende e per il territorio”, ha dichiarato Pietro Scola, Vice Segretario Generale della Camera di Commercio di Verona.

Il documento è il risultato della collaborazione tra la Camera di Commercio di Verona e Avviso Pubblico e rappresenta un passo importante nella costruzione di una cultura condivisa della legalità economica e della trasparenza, a tutela del sistema produttivo veneto e scaligero.

L’iniziativa rientra nel progetto “Consulta della legalità”, ideato per fornire strumenti concreti di prevenzione e contrasto al rischio di infiltrazione mafiosa nelle imprese e nelle istituzioni locali.

Il vademecum, destinato a imprese, professionisti e operatori economici, illustra le principali strategie di difesa contro le organizzazioni criminali, che oggi si propongono come vere e proprie “agenzie di servizi” pronte a offrire manodopera, prestiti o attività di guardiania a condizioni vantaggiose, con l’obiettivo di infiltrarsi nei mercati legali. Dietro queste offerte talvolta si nascondono tentativi di controllo economico e sociale, che minano non solo la concorrenza e la libertà d’impresa, ma lo stesso tessuto economico sano.

Lo dimostra, tra i vari indicatori, il numero di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette che ci dice che nel 2024 sono state più di 150.000 in tutta Italia, di cui 10.758 nel Veneto; mentre nel primo semestre del 2025 sono state più di 5.000 in Veneto di cui 2.177 a Verona che risulta la prima provincia del Veneto. Queste sono un indicatore di riciclaggio e di denaro sporco che dimostra sempre di più come il Veneto sia una terra che interessa alle mafie.

Per contrastare questi rischi, il documento propone una serie di azioni concrete come accesso al credito legale per evitare di cadere nella rete dell’usura; reclutamento trasparente della manodopera, utilizzando i canali ufficiali dedicati ai diversi settori di competenza. E ancora l’adozione da parte dei settori più sensibili di white list come elemento di garanzia sia per la PA sia per gli altri soggetti privati; l’adozione del modello organizzativo 231, che tutela le aziende dal rischio di responsabilità amministrativa per reati; o la richiesta del rating di legalità, uno strumento riconosciuto che promuove etica e integrità in ambito aziendale.

Prevenire le infiltrazioni mafiose non è solo una mera questione etica, ma anche una scelta strategica per tutelare le imprese sane del territorio e l’accesso trasparente ai servizi da parte di cittadini e operatori economici. Le ricerche dimostrano, infatti, che arginare le imprese criminali produce effetti positivi sul mercato, migliorando concorrenza, efficienza e possibilità di investimento. In questo senso il Vademecum è uno strumento operativo al servizio delle imprese per riconoscere i segnali di allarme e mettere in atto strategie di difesa dalle pressioni criminali.