
Verso le Regionali: continuano le dichiarazioni d’intenti dei candidati alle elezioni del 23 e 24 novembre prossimi. La sanità è uno dei cavalli di battaglia del candidato presidente del Veneto dell’ampia coalizione di centrosinistra Giovanni Manildo, il quale annuncia che il nome dell’assessore che se ne occuperà in caso di vittoria verrà annunciato “prima del voto” e non sarà un politico. Nel frattempo Francesco Rucco, candidato consigliere di Fratelli d’Italia, punta sull’economia e su misure per favorire le imprese.
Manildo: “Indicheremo l’assessore prima del voto. Figura tecnica, non politica”
Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra, ribadisce che la sanità pubblica veneta sarà «il primo punto della nostra agenda di governo». Per questo intende partire già con idee chiare e nomi già pronti: «Nelle prossime settimane – spiega – indicheremo il nome di chi, se vinceremo, sarà il nostro assessore alla Salute. Sarà una figura di alta moralità, tecnica e non politica, perché la sanità pubblica va gestita con competenza e responsabilità, non come terreno di spartizione».
Proprio sulla scelta del candidato Manildo lancia la sfida al candidato presidente del centrodestra Alberto Stefani: «Mi auguro lui faccia altrettanto, e smentisca di voler affidare la sanità veneta a Flavio Tosi, che solo poche settimane fa ha dichiarato che il sistema deve diventare sempre più privato, sul modello lombardo. Per noi è esattamente il contrario: la sanità pubblica, universale e per tutti è un pilastro del Veneto, una garanzia di equità e sicurezza che non è in alcun modo negoziabile».
Francesco Rucco: “Le imprese venete devono crescere, non aspettare”
Francesco Rucco, candidato al Consiglio Regionale per Fratelli d’Italia, presenta il suo pacchetto di proposte per il lavoro e l’impresa, con uno slogan chiaro: “Liberiamo chi crea lavoro”. Secondo Rucco infatti il Veneto deve tornare a essere la regione “che libera le energie produttive, non quella che le intrappola nella burocrazia.”
Secondo il candidato FdI è indispensabile ridurre drasticamente gli ostacoli amministrativi e i tempi per chi investe, produce e assume. “Le imprese devono crescere, non aspettare” ribadisce Rucco che suggerisce tre proposte per favorire “chi crea lavoro”: Sportello Unico Regionale Digitale per tutte le autorizzazioni in materia produttiva e ambientale, evitando percorsi frammentati tra enti e uffici; Credito Veneto 2.0, un nuovo fondo di garanzia pubblica al 60% per sostenere gli investimenti delle PMI e delle start-up innovative; Taglio del 50% dei tempi autorizzativi per gli interventi nelle aree industriali esistenti, per favorire la rigenerazione produttiva senza nuovo consumo di suolo.
“È così che si difende il tessuto economico veneto, fatto di imprese familiari, artigiani e distretti industriali che hanno costruito la nostra ricchezza. Il mio impegno – conclude Rucco – è per un Veneto che premia chi produce, investe e dà occupazione”.