
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Gli incontri di Washington sembrano avere dato un’accelerazione nelle trattative per la pace in Ucraina, anche se restano molti i nodi da sciogliere. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver contattato il presidente russo Vladimir Putin e di aver iniziato a organizzare degli incontri strategici per raggiungere l’accordo sulla fine del conflitto. “Ho chiamato Putin e ho iniziato a organizzare un incontro, in un luogo da definire, fra Putin e Zelensky – ha scritto sul suo social Truth -. Dopo questo incontro, avremo un trilaterale con me e i due presidenti”. L’annuncio è giunto al termine di una giornata intensa in cui Trump, Zelensky e i leader europei si sono incontrati nella East Room della Casa Bianca per i colloqui multilaterali, dopo che Trump aveva incontrato Putin in Alaska.
Ci sarà “una certa forma” di garanzia per la sicurezza dell’Ucraina, ma “questa forma” non può essere rappresentata dalla Nato, ha però precisato Trump. Secondo il tycoon, la visione russa è che con la Nato significherebbe avere “il tuo nemico che siede sul tuo confine”.
“Sono dei leader molto bravi”, ha commentato. Secondo Trump, i leader europei “sono molto più preoccupati” degli Stati Uniti perché “non hanno l’oceano” che li separa dal teatro
di guerra in Ucraina.
Gli armamenti dati dagli Stati Uniti all’Ucraina adesso “sono pagati dalla Nato”, a differenza di quanto accadeva “con l’amministrazione Biden”. “Noi vendiamo equipaggiamento militare alla Nato e la Nato paga subito. Non come con Biden”, ha concluso Trump.
Il presidente americano ha poi confermato la disponibilità a un incontro trilaterale se prima l’incontro Putin-Zelensky “andrà bene”. “Ho sentito il presidente Putin, stiamo cercando di organizzare un incontro con il presidente Zelensky. Vedremo come andranno le cose, e se tutto andrà bene allora parteciperò ad una riunione trilaterale”.
Il capo della Casa Bianca ha poi escluso l’invio di militari Usa in Ucraina. “Avete la mia parola”. “Spero che il presidente (russo) Putin si comporti bene”, ha detto. “Se non lo farà, la situazione diventerà molto dura”, ha aggiunto. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, deve invece “dimostrare una certa flessibilità” e deve “fare quello che deve fare” per mettere fine alla guerra, secondo Trump.
LE PAROLE DI ZELENSKY “IMPORTANTI NEGOZIATI A WASHINGTON”
“Ieri si sono svolti importanti negoziati a Washington con il presidente degli Stati Uniti e i leader europei. Un passo davvero significativo verso la fine della guerra e la garanzia della sicurezza dell’Ucraina e del nostro popolo. Stiamo già lavorando sul contenuto specifico delle garanzie di sicurezza. Oggi continuiamo il coordinamento a livello di leader, ci saranno discussioni e stiamo preparando i formati appropriati. Continueremo a lavorare anche domani. Anche i consiglieri per la sicurezza nazionale sono in costante contatto ora. Ci saranno garanzie di sicurezza”. Così su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ringrazio tutti i partner per la loro determinazione e il loro sostegno. L’Ucraina percepisce questa forza. Faremo di tutto per rendere realtà il percorso verso la pace, grazie al partenariato, grazie alle garanzie di sicurezza e grazie al coraggio del popolo ucraino”, ha aggiunto Zelensky.
MINISTRO UCRAINO “TRILATERALE PUO’ ESSERE LA SVOLTA”
“Mentre a Washington era in corso un duro lavoro per promuovere la pace, guidato dai presidenti Zelensky e Trump, con la partecipazione dei leader europei e della Nato, Mosca ha continuato a fare l’opposto della pace: più attacchi e distruzione. Durante la notte, la Russia ha lanciato 270 droni, oltre a missili balistici e da crociera, contro l’Ucraina. Ci sono stati danni alle infrastrutture energetiche e feriti tra i civili. Ciò dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale porre fine alle uccisioni, raggiungere una pace duratura e garantire solide garanzie di sicurezza. In questo senso, il futuro incontro tra i leader di Ucraina, Stati Uniti e Russia può segnare una svolta sulla strada della pace. Siamo grati agli Stati Uniti e al Presidente Trump per il loro impegno nel processo di pace”. Così il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha.
LAVROV “TRUMP VUOLE UN RISULTATO A LUNGO TERMINI”
Al vertice in Alaska “c’era una buona atmosfera. Questo si riflette nelle dichiarazioni rilasciate dopo i colloqui dai presidenti Putin e Trump. È stata sicuramente una conversazione utile. Era chiaro che il capo degli Stati Uniti e il suo team desiderano sinceramente raggiungere un risultato che sia a lungo termine, sostenibile e affidabile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, in un’intervista al canale televisivo Russia-24. “Voglio sottolineare ancora una volta: non abbiamo mai parlato semplicemente di conquistare alcuni territori. Né la Crimea, né il Donbass, né la Novorossiya come territori sono mai stati il nostro obiettivo. Il nostro obiettivo era proteggere le persone, il popolo russo, che ha vissuto su queste terre per secoli, che ha scoperto queste terre, ha versato sangue per loro sia in Crimea che nel Donbass, ha fondato città, porti, fabbriche, impianti”, ha aggiunto.
“Non rifiutiamo nessuna forma di lavoro, né bilaterale né trilaterale, il presidente ne ha parlato ripetutamente. La cosa principale è che qualsiasi formato sia incluso per il bene di un passo dopo passo, gradualmente, partendo dal livello degli esperti e poi attraversando tutte le fasi necessarie per preparare i vertici. Questo è il tipo di approccio serio che sosterremo sempre”, ha aggiunto.
USHAKOV “PUTIN E TRUMP PROSEGUIRANNO COLLOQUI”
Yury Ushakov, collaboratore del presidente russo Vladimir Putin, confermando la conversazione telefonica tra il leader russo e il presidente americano Donald Trump, definendola “molto franca e costruttiva”, ha reso noto che il leader russo ha espresso “la sua sincera gratitudine al collega statunitense per l’ospitalità e la perfetta organizzazione del vertice in Alaska, nonché per i progressi compiuti verso una risoluzione pacifica della crisi ucraina. Il presidente degli Stati Uniti ha informato la sua controparte russa dei colloqui appena conclusi alla Casa Bianca con Vladimir Zelensky e i leader di diversi paesi europei. Putin e Trump hanno quindi ribadito il loro impegno a proseguire i colloqui diretti tra le delegazioni russa e ucraina”.
“A questo proposito, tra le altre cose, hanno discusso la possibilità di esplorare le opportunità per coinvolgere funzionari di alto rango sia ucraini che russi in questi colloqui diretti. È significativo che abbiano concordato di rimanere in contatto sulla questione ucraina e su altre urgenti questioni internazionali e bilaterali. Il presidente russo – ha concluso Ushakov – ha sottolineato l’importanza degli sforzi personali e dell’impegno di Donald Trump nel trovare soluzioni per una soluzione duratura in Ucraina”.
MELONI SODDISFATTA “OCCIDENTE UNITO”
“L’Occidente unito, per costruire la pace e garantire la sicurezza delle nostre Nazioni e dei nostri popoli”, ha dichiarato Giorgia Meloni.
VON DER LEYEN “SOLIDE GARANZIE”
“Al Consiglio europeo di oggi, convocato dal presidente Antonio Costa, stiamo discutendo dei progressi compiuti nei nostri sforzi per la pace in Ucraina. A Washington sono proseguiti i colloqui su solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina, ponendo fine allo spargimento di sangue, alle sanzioni e al ritorno dei bambini rapiti. Il nostro lavoro e la nostra stretta cooperazione continuano”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
LA CINA SOSTIENE LA PACE
“La Cina sostiene tutti gli sforzi volti a una risoluzione pacifica della crisi ed è lieta di vedere che Russia e Stati Uniti mantengono i contatti, migliorano le loro relazioni e promuovono una soluzione politica della crisi ucraina”. Lo ha detto Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese, durante una conferenza stampa.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).