
Cinque maestosi alberi sono stati abbattuti in questi giorni sull’argine destro del fiume Bacchiglione, nell’area adiacente al Circolo Tennis Comunali di via Monte Zebio. Un intervento che ha avuto come obiettivo la tutela della sicurezza dei passanti e anche dei frequentatori del Circolo, struttura che – va sottolineato – non ha alcuna responsabilità negative nell’operazione, comunque necessaria.
La memoria torna a un anno fa, quando, un albero di grandi dimensioni crollò durante la notte, fortunatamente senza causare danni a persone o cose. Da quel momento, l’attenzione sulla stabilità degli alberi lungo gli argini è cresciuta, portando ora all’intervento di abbattimento degli esemplari ritenuti a rischio.

Ma se da un lato si comprende la necessità di prevenire pericoli per l’incolumità pubblica, dall’altro si alza la voce dei cittadini, che chiedono a gran voce che agli alberi tagliati seguano nuove piantumazioni. Una richiesta di risarcimento ambientale che trova eco anche nelle osservazioni di Giovanni Rolando e Fiorenzo Donadello, referenti del Comitato Albera, noto per il suo impegno sul fronte della mobilità sostenibile con la vicina bretella dell’Albera, ma attento in senso più ampio al benessere ecologico e alla qualità dell’aria a Vicenza.

«Non si può semplicemente tagliare e poi dimenticare – è il messaggio dei residenti della zona Monte Zebio tramite i due “vicini” di casa –. Vogliamo un impegno concreto del Comune a ripiantare giovani alberi, possibilmente della stessa specie: il pioppo, detto anche “albera”, che non a caso dà il nome al nostro Comitato».
In un periodo in cui le temperature elevate e la crisi climatica si fanno sempre più pressanti, gli alberi diventano risorsa preziosa e insostituibile: assorbono CO₂, uno dei principali gas serra, rilasciano ossigeno, mitigano l’isola di calore urbana, fungono da barriera antirumore e stabilizzano gli argini fluviali.

L’appello è chiaro e misurato: la sicurezza prima di tutto, ma senza dimenticare l’ambiente, che è sicurezza di lungo termine. Ora la parola passa all’Amministrazione: il quartiere aspetta pioppi nuovi, giovani, robusti, pronti a riprendere il ciclo della vita verde sulle sponde del Bacchiglione.