
Un professionista vicentino di 65 anni è stato vittima di una aggressione sabato sera, in Piazza Matteotti, a Vicenza. Secondo la ricostruzione fornita dal sito de Il Giornale di Vicenza l’uomo è stato colpito alla testa con un tirapugni dopo aver rimproverato un giovane che stava urinando contro una automobile.
L’episodio è avvenuto intorno alle ore 22, in un momento in cui il centro storico era affollato per la manifestazione Vicenza Jazz. La vittima, mentre cercava parcheggio in Piazza Matteotti, ha notato un ragazzo di origini nordafricane con i pantaloncini abbassati davanti a Palazzo Chiericati. Dopo avergli rivolto un richiamo, invitandolo a vergognarsi e a spostarsi, ha ricevuto in risposta offese e un invito a farsi gli affari propri.
L’automobilista ha quindi fermato la vettura ed è sceso. Il ragazzo gli si è avvicinato con fare aggressivo e ha messo una mano in tasca. Per timore che tirasse fuori un coltello, l’uomo lo ha spinto indietro per due volte. Durante il confronto, un passante è intervenuto per aiutare l’automobilista, chiedendo al ragazzo di allontanarsi.
A quel punto, sono sopraggiunti quattro o cinque amici del giovane, di età stimata intorno ai vent’anni, con quello che sembrava il loro capo leggermente più grande. Tutti indossavano pantaloni corti o tute e avevano zaini contenenti birre. Il ragazzo che era stato rimproverato si è leggermente allontanato, pur rimanendo nel raggio d’azione delle telecamere dell’auto della vittima. In un video, diffuso dal giornale online vicentino, si vede il giovane estrarre dalla tasca o dallo zaino un oggetto che sembrerebbe essere un tirapugni. Se lo è infilato e ha colpito la vittima con un pugno alla testa.
Dopo l’aggressione, il professionista ha gridato che la sua auto stava filmando tutto e che avrebbe chiamato la polizia. A quel punto, gli aggressori sono fuggiti. La vittima ha poi lanciato l’allarme alle forze dell’ordine e ha raggiunto una pattuglia della polizia locale intervenuta in Corso Palladio per una segnalata rissa, mostrando il video agli agenti e lasciando le proprie generalità.
Si tratta di un episodio che racconta ancora una volta i problemi di sicurezza che si vivono in città e legati, in questo caso, a un malessere serpeggiante tra alcune porzioni della popolazione giovanile. Quanto accaduto ha inoltre portato con sé uno strascico di polemiche.
Tra le voci che si sono levate, quella di Jacopo Maltauro, consigliere del Gruppo Misto nel Consiglio comunale di Vicenza, che commenta: “Da un lato le recenti statistiche che riportano il territorio vicentino come scarsamente attrattivo per i giovani under 35, dall’altro i costanti episodi di violenza giovanile che insistono nella cronaca locale. Elementi diversi che sottolineano con forza, dal mio punto di vista, la necessità non prorogabile di una progettualità seria, corale ed efficace in termini di politiche giovanili”.
Maltauro, già consigliere delegato alle Politiche giovanili della città capoluogo, non può non registrare una “sostanziale assenza di pianificazione relativa sia all’agio e sia al disagio giovanile”. A suo avviso, “il neo assessorato alle politiche giovanili della città voluto dalla giunta Possamai pare insistere molto sulle feste e poco sull’attivazione di un piano a medio lungo respiro che coinvolga il resto del territorio provinciale su questi temi oggi all’ordine del giorno emersi anche dalla recente indagine statistica del Sole 24 ore. Due temi su tutti: violenza giovanile e autoimprenditorialità giovanile”.
Sulla stessa linea di preoccupazione si esprime il consigliere regionale di Fratelli d’Italia-Giorgia Meloni, Joe Formaggio. “A dieci giorni dall’incontro con il Prefetto di Vicenza, in cui avevo chiesto l’istituzione di una zona rossa nei quartieri caldi della città – spiega Formaggio – non è cambiato nulla.
È ora che la nostra comunità si riappropri della città, delle sue piazze, delle sue strade, del suo centro storico. Non possiamo più tollerare che interi pezzi della nostra città siano ostaggio di chi non ha alcun rispetto per il vivere civile. È ora di passare dalle parole ai fatti.
Se entro i prossimi dieci giorni non ci saranno risposte concrete e misure straordinarie da parte delle autorità competenti, inizierò personalmente una raccolta firme per l’istituzione della zona rossa.
Lancio un appello a tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, perché la sicurezza non ha colore politico: è un diritto fondamentale di ogni cittadino. Serve una reazione seria, compatta, unitaria, per fermare questa deriva. Se la politica non è in grado di garantire il decoro e la sicurezza della città – conclude Formaggio – equivale a tradire il proprio compito più basilare”.
Infine il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ha duramente criticato il sindaco del Comune di Vicenza, Giacomo Possamai, reo di non intervenire pubblicamente sulle questioni che attengono alla sicurezza della città.