Vicenza: Camera di Commercio e Giovine per estendere la cedolare secca sugli affitti ai dipendenti delle imprese

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cedolare secca

Un incontro significativo si è svolto presso la Camera di Commercio di Vicenza tra i vertici dell’ente e l’onorevole Silvio Giovine, focalizzato sulla possibilità di estendere l’applicazione della cedolare secca anche ai contratti di locazione stipulati da privati con aziende per ospitare i propri dipendenti.

L’iniziativa mira a fronteggiare la crescente difficoltà delle imprese del territorio nel reperire manodopera, problematica acuita dalla carenza di alloggi a costi contenuti per i lavoratori provenienti da fuori sede.

La mancanza di alloggi accessibili nel Vicentino rappresenta un ostacolo significativo per quei lavoratori che, pur disponibili a trasferirsi per opportunità lavorative, faticano a trovare sistemazioni adeguate. Per superare queste difficoltà, sempre più aziende stanno considerando di mettere a disposizione alloggi per i propri dipendenti, almeno nella fase iniziale dell’inserimento. Tuttavia, l’attuale interpretazione dell’Agenzia delle Entrate non consente di applicare il regime fiscale agevolato della cedolare secca a questi contratti, rendendo più oneroso per le imprese trovare soluzioni abitative per i propri collaboratori.

Durante l’incontro in Camera di Commercio, il presidente Giorgio Xoccato e il segretario generale Michele Marchetto hanno illustrato all’onorevole Silvio Giovine, membro della X Commissione Parlamentare Attività Produttive e della XI Commissione Parlamentare Lavoro Pubblico e Privato, le preoccupazioni e le segnalazioni delle imprese del territorio berico riguardo a questa problematica.

L’onorevole Giovine ha rassicurato i rappresentanti della Camera di Commercio, dichiarando: “Sulla questione stiamo già lavorando ad una proposta di legge, che sarà presentata a breve, con la quale ci proponiamo di raggiungere una duplice finalità: da una parte si incentivano fiscalmente i proprietari nel porre in locazione a medio-lungo termine le abitazioni a favore di lavoratori fuori sede, considerata la forte richiesta, soprattutto in alcune grandi città, in virtù della crescente mobilità e flessibilità lavorativa che alimenta il lavoro lontano dalla propria residenza.

Dall’altra parte si chiarisce definitivamente una questione gravemente incerta e dibattuta da oltre 14 anni che ha alimentato il contenzioso generando ulteriori costi per i cittadini e, più in generale, per la società civile. Tale situazione sta ingenerando una grande confusione con conseguenti danni per il mercato delle locazioni abitative ma soprattutto per i cittadini, in particolare per gli oltre 5 milioni di lavoratori fuori sede che faticano a trovare una collocazione abitativa a costi accessibili”.

Il presidente Xoccato ha inoltre espresso il proprio apprezzamento per il contributo dell’onorevole Giovine ad alcuni recenti provvedimenti normativi che hanno riguardato aspetti procedurali relativi all’attività delle Camere di Commercio.