Vicenza Capitale della Cultura, Francesco Rucco (candidato sindaco Cdx): “Possamai irrispettoso di Bergamo e Brescia”

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Vicenza Capitale Cultura
Francesco Rucco

“Vicenza Capitale della cultura è una cosa seria e non un volantino elettorale. Ed è ancora più serio il rispetto del dolore di Bergamo e di Brescia. Il candidato del PD manca di rispetto a Vicenza e anche alle due città capitale della cultura 2023”.

Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, ricandidato dal centrodestra replica a Giacomo Possamai su questo tema facendo riferimento all’incontro in programma oggi in città, giovedì 4 maggio 2023, alle 20 e 30 in corte dei Bissari, con il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e quello di Brescia, Emilio Del Bono. Ovvero i due primi cittadini delle città che sono quest’anno congiuntamente Capitali della Cultura.

A Rucco non è andato giù il titolo stesso dell’incontro: “Vicenza capitale della cultura, davvero”! ironizzando sulla candidatura non andata a buon fine.

“La sfida per Vicenza Capitale della Cultura 2024 è stata, come sempre succede, una grande avventura corale che ha visto impegnate tante energie della nostra città che hanno collaborato nel puro interesse di Vicenza e dei vicentini a costruire un progetto così bello da arrivare a giocarsi la scelta finale con Pesaro – dice il candidato di centro destra -.

Un progetto che è stato così attraente da generare Vicenza Comunque Capitale, che significano le azioni e le risorse economiche sia del Comune che di altri enti e soggetti, attraverso i quali abbiamo realizzato ad esempio la Grande Mostra sull’Egitto e il bando per gli operatori culturali. La dimostrazione che Vicenza ha fatto una grande impresa e che il lavoro era talmente straordinario da diventare realtà e trovare le risorse per concretizzarsi a prescindere dalla scelta finale”.

E poi risponde all’irionia di Possamai utilizzando lo stesso registro: “So che è difficile capirlo per chi vede l’amministrazione di Vicenza come il Fantacalcio, dove ogni cosa deve essere usata per conquistare qualche virgola di consenso elettorale, ma per fortuna dei vicentini invece Vicenza Capitale della Cultura è stato un grande lavoro di squadra della città e il risultato che oggi si trasforma in opportunità per la città e per lo sviluppo economico e lavorativo di tanti vicentini è il vero capitale per il quale vanno ringraziati tutti i vicentini che ci hanno lavorato”.

Poi, l’affondo sull’appuntamento elettorale odierno: “Questa sera leggo che invece anche questo patrimonio viene messo sul banco delle offerte speciali da propaganda elettorale da Giacomo Possamai, mancando di rispetto a tutta Vicenza e ai cittadini che hanno lavorato con noi a quella sfida e che oggi stanno realizzandone il progetto e coltivandone i benefici per tutti.

E’ grave – prosegue Rucco – mancare di rispetto al dolore che hanno vissuto Bergamo e Brescia soprattutto nel terribile 2020 quando sono stati i territori italiani più colpiti dalla pandemia e che quindi oltre al dramma umano hanno vissuto quello sociale ed economico conseguente. E io lo ricordo bene come tutti i vicentini perché ero qui quando anche noi, come altre città, abbiamo accolto una parte delle vittime decedute che arrivavano da quei territori in una grande operazione di solidarietà di tanti comuni verso Bergamo e Brescia.

E ricordo altrettanto bene quando è stata comunicata dal Governo nel 2021 la legge di conversione che estese al 2021 il titolo di Capitale della Cultura 2020 di Parma e conferì il titolo a Bergamo-Brescia per il 2023”.

Secondo Rucco, quella scelta viene strumentalizzata “in maniera disumana” dal suo principale competitor elettorale tanto da “trasformare una scelta del Governo di rispetto verso il dolore che hanno sofferto quelle città in un volantino elettorale” e da spingerlo a “chiedere scusa a tutti i cittadini di Bergamo e Brescia per il fatto che un candidato vicentino abbia offeso a fini elettorali loro e la scelta del Governo che ne ha fatto le due capitali della cultura 2023. Garantisco che Vicenza è una città sensibile e solidale”, conclude Rucco.


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