Consigliera di parità Vicenza: Sbrollini interroga il Ministro Calderone per il ritardo nella nomina

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Consigliera parità Vicenza
Daniela Sbrollini

La senatrice vicentina di Italia Viva, Daniela Sbrollini, ha presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Marina Elvira Calderone, in merito al prolungato vuoto istituzionale riguardante la figura della Consigliera di parità nella Provincia di Vicenza.

Il ruolo, fondamentale per la promozione e il controllo dell’uguaglianza di opportunità e la non discriminazione di genere nel mondo del lavoro, risulta vacante dal dicembre 2024, al momento della scadenza del mandato della precedente Consigliera, Francesca Lazzari.

La Consigliera di parità, nominata dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero per le Pari opportunità, è la figura chiave chiamata a garantire il rispetto dei principi di parità in ambito occupazionale. Agisce in giudizio contro le discriminazioni, rileva situazioni di squilibrio di genere e promuove politiche di pari opportunità. Il servizio è pubblico e gratuito, a disposizione di cittadini, sindacati, soggetti economici e istituzioni, con ufficio presso Palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza.

I ritardi e il ritiro della candidata

La senatrice Sbrollini sottolinea che il vuoto avrebbe potuto essere evitato. La Provincia di Vicenza, ente responsabile dell’individuazione dei candidati e che ospita l’ufficio, aveva pubblicato nei tempi dovuti l’avviso e indicato sia la figura designata come Consigliera effettiva sia la supplente. Tuttavia, il decreto di nomina, di competenza ministeriale, non è mai arrivato.

Nel frattempo, all’inizio di ottobre 2025, la persona designata, Franca Porto, ha ritirato la propria candidatura “per motivi personali”, come espresso in una lettera al presidente della Provincia, Andrea Nardin.

Consigliera di parità Vicenza: le richieste al Ministero

Di fronte a questa situazione, l’interrogazione di Daniela Sbrollini chiede al Ministro Calderone di:

  • Chiarire i motivi dei ritardi nella predisposizione del decreto di nomina.
  • Indicare i tempi previsti per superare il vuoto in una provincia ad alto tasso di occupazione, dove la figura della Consigliera è essenziale per monitorare le situazioni di squilibrio.
  • Valutare l’introduzione di un compenso o una dotazione di spesa per la posizione. L’obiettivo è rendere il ruolo accessibile anche a giovani donne, e non solo a chi già possiede una disponibilità economica o è in pensione.