Vicenza for Children Aps sostiene la Chirurgia Pediatrica del San Bortolo. 40mila euro per due progetti

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Vicenza For Children sostiene il San Bortolo
Da sinistra, Anna Astarita e Alberto Girardi (consigliere e presidente Vicenza for Children), il primario di Chirurgia pediatrica Fabio Chiarenza, il Dg dell’Ulss 8 Berica Patrizia Simionato, la psicologa Chiara Rancan, il dott. Cosimo Bleve e l’infermiera Luisa Zordan.

Sono tante le apparecchiature, strumentazioni e materiali medici specialistici, che in oltre un decennio l’Associazione di Promozione Sociale Vicenza for Children ha donato a tutti i Reparti di Pediatria che si occupano di neonati, bambini e minori fino ai 17 anni compiuti dell’Ospedale San Bortolo. Un legame forte tra Vicenza For Children APS e l’ospedale cittadino, che recentemente ha avuto una ulteriore testimonianza con due nuove donazioni, per un totale di oltre 40mila euro.

Per il reparto di Chirurgia Pediatrica diretto dal dott. Fabio Chiarenza, sono stati acquistati speciali gambaletti dedicati ai neonati, indispensabili a prevenire le piaghe da decubito durante interventi chirurgici delicatissimi che a volte possono durare anche parecchie ore. E nell’occasione di questa donazione il primario del reparto ha rivolto al presidente di Vicenza for Children Alberto Girardi una richiesta molto particolare: quella di coprire i costi volti a garantire la permanenza della psicologa dell’età evolutiva, Chiara Rancan.

Questo perché, come ha spiegato il primario, «A tutt’oggi a livello nazionale non è prevista la figura di psicologa esclusiva per i reparti di Chirurgia Pediatrica, figura a nostro avviso indispensabile non solo per i bambini e i ragazzi ricoverati presso il nostro reparto, ma anche per il sostegno che fornisce ai genitori e alle famiglie. Nel nostro reparto riconosciuto a livello regionale nazionale ed europeo come centro di riferimento per la Chirurgia e Urologia Mininvasiva Pediatrica, operiamo circa 1400 bambini all’anno. La nostra psicologa ci aiuta dove noi siamo sicuramente meno bravi, nella parte emotiva, nell’approccio con i bambini, i ragazzi, i genitori, per spiegare loro il percorso che devono affrontare e che molto spesso, per fortuna, riescono a superare».

«Sono stata richiesta dal primario del reparto già come volontaria nel 2017 – ha confermato la dottoressa Chiara Rancan – e da allora ho cercato di far sì che accanto alle diagnosi, a volte purtroppo crudeli, agli interventi chirurgici e alle terapie, fosse garantito uno spazio di ascolto, sia a livello ambulatoriale, sia in corsia. La malattia di un bambino, contrariamente a quella, pur grave, di un adulto, spesso sconvolge gli assetti dell’intera famiglia. Noi cerchiamo di dare loro un sostegno emotivo e psicologico».

«Vicenza for Children – spiega Girardi – coprirà il costo della professionista, intanto per un anno, ma poi troveremo sicuramente il modo di prolungare. Molti dei nostri soci e noi stessi abbiamo vissuto quello che devono affrontare i genitori dei bambini provenienti anche da altre regioni che vengono accolti in reparto e sappiamo bene quanto fondamentale è questa figura. Il nostro apporto, unitamente all’acquisto dei presidi chirurgici (gambaletti), si aggira in questo caso sui 40 mila euro».

«Questo reparto conta 12 posti letto, oltre 2 di day hospital e in cui si visitano oltre 12 mila pazienti l’anno – afferma il direttore generale dell’Ulss 8, Patrizia Simionato – ed è un altro fiore all’occhiello del San Bortolo. È chiaro che senza l’appoggio di associazioni come Vicenza for Children e delle tantissime altre che ci supportano, non riusciremmo mai ad esaudire tutte le esigenze, dovute anche alla rapidissima evoluzione tecnologica, che di giorno in giorno emergono dai vari reparti per far sì che continuino a rappresentare, così com’è in molti casi, l’eccellenza nei loro comparti».

Vicenza for Children conta 137 soci, 35 volontari ed oltre mille sostenitori. Nel 2023 ha ricevuto il Premio come “Associazione dell’anno” della provincia di Vicenza. È capofila del Polo Bridge e cofinanziatrice di questo progetto con La Fondazione Dalla vecchia (che riunisce altre associazioni, tra cui Midori e Covivium), punto di riferimento clinico del territorio vicentino, dedicato alla famiglia e ai giovani in situazioni di fragilità.