
Il Comune di Vicenza, come scritto approfonditamente ieri da noi, ha deciso di risolvere il contratto con GPS Global Parking Solutions SpA, e la notizia è stata accolta con favore dal consigliere comunale Raffaele Colombara.
La risoluzione per inadempimento, a cui si aggiunge l’escussione della fidejussione, è stata definita da Colombara come “un atto dovuto e atteso da troppo tempo, che conclude formalmente una vicenda grave e dannosa per il Comune e per i cittadini”. Il consigliere, che aveva già sollevato il problema fin dal mandato precedente, ha più volte denunciato pubblicamente l’incongruità di questa concessione e i milioni di euro non versati.
Colombara chiede che l’amministrazione agisca con la massima urgenza su tre fronti. Per prima cosa, chiede di recuperare ogni euro GPS deve al Comune, attivando subito la funzione di pagamento tramite decreto ingiuntivo. In secondo luogo, il consigliere sollecita l’individuazione rapida di un nuovo gestore, per garantire la continuità e l’efficienza di un servizio pubblico essenziale per la mobilità cittadina. Infine, chiede che la vicenda sia trasmessa alla Corte dei Conti, affinché vengano accertate eventuali responsabilità erariali, a partire dalla stipula e gestione di un contratto che si è rivelato insostenibile per le casse comunali.
La decisione del Comune è stata formalizzata con la firma, da parte del direttore del settore Mobilità, Trasporti ed Infrastrutture, della determina per la risoluzione in danno del contratto di concessione per la sosta tariffata. Il mancato pagamento del canone da parte di GPS SpA, che ammonta attualmente a € 5.114.902,42 (oltre all’IVA), continua a essere la motivazione principale della risoluzione. Con la maturazione di un’ulteriore rata semestrale il prossimo 31 agosto, il debito totale salirà a € 6.906.534,92, sempre al netto dell’IVA.
Il Comune intende recuperare queste somme in parte tramite gli investimenti non ancora ammortizzati (circa 1,2 milioni di euro) e in parte con l’escussione della polizza fidejussoria del valore di 2 milioni di euro su cui questa testata ha avanzato dubbi sulla sua verifica. La restante quota di circa 3,7 milioni sarà oggetto di richiesta di recupero da parte dell’avvocatura comunale, che attiverà tutte le procedure per tutelare gli interessi dell’amministrazione, inclusa l’eventuale istanza di liquidazione giudiziale della società concessionaria. Per garantire la continuità del servizio, il Comune procederà nei prossimi giorni con l’individuazione di un nuovo gestore, scorrendo la graduatoria della procedura di gara originale, con subentro alle medesime condizioni.