Vicenza, Sbrollini, Rolando e ViPiu.it “salutano” Andrea Cestonaro: storico sindacalista, politico e “studente a 80 anni” con la bici nel cuore

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Andrea Cestonaro, laureato a 80 anni
Andrea Cestonaro, laureato a 80 anni

È scomparso Andrea Cestonaro, una delle figure più rappresentative della sinistra vicentina, protagonista del mondo sindacale, politico e sociale della città. Lo ricordano con affetto e cordoglio colleghi, amici e tanti cittadini che ne hanno condiviso l’impegno e la passione. Le redazioni di ViPiu.it e VicenzaPiù Viva si uniscono al dolore per la sua perdita.

«Sono molto triste – ha scritto Giovanni Rolando – ho appena appreso della morte di Andrea Cestonaro. Una gran persona. Un pezzo importante della storia della sinistra vicentina. E gran passione ciclistica.»

Nato a Vicenza il 2 ottobre 1939, Andrea Cestonaro ha legato la propria vita a una molteplicità di ruoli pubblici e sociali: è stato consigliere comunale e provinciale, presidente del Comitato provinciale dell’INPS, segretario dello SPI-CGIL di Vicenza, e un punto di riferimento per chi ha creduto in un’idea di giustizia sociale fondata sul lavoro, sul diritto e sull’inclusione.

A ricordarne la statura umana e politica anche la senatrice IV Daniela Sbrollini: «Stimavo ed ero affezionata ad Andrea Cestonaro. Ci ha lasciato una figura speciale. Sempre impegnato, deciso, tenace, caparbio, ma mai sopra le righe. Un impegno sociale a tutto tondo che non gli ha mai tolto la voglia di studiare: fino al punto di laurearsi a ottant’anni in Scienze politiche. Un ricordo forte, tanto quanto il cordoglio per la sua scomparsa.»

Laureatosi nel 2019 in Scienze Politiche presso l’Università di Padova all’età di 80 anni – con una tesi sul ruolo della CGIL nella fase del disarmo e una media di 27, punteggiando anche diversi 30 e lode – ha dato testimonianza concreta di una curiosità viva e di una volontà di approfondire mai spenta, nemmeno dopo la pensione.

Cestonaro, che aveva anche una grande passione per il ciclismo, ha rappresentato un modello di militanza sobria, tenace e attenta ai bisogni della collettività. Non ha mai smesso di credere che lo studio, la politica e l’impegno sindacale fossero strumenti per migliorare la società e dare voce a chi non ne ha.

Vicenza perde così una memoria attiva della sua storia recente, un uomo che ha vissuto con coerenza e profondità le proprie convinzioni, contribuendo al dibattito pubblico con passione civile e discrezione. Alla sua famiglia, e alla CGIL che è stata la sua seconda casa, vanno le condoglianze sincere e l’abbraccio riconoscente delle nostre testate.