Vicenza, l’estrema destra cambia nome a vie e piazze: “meglio Sfera Ebbasta che il 25 Aprile”

Blitz notturno di Blocco Studentesco-Casa Pound che ha affisso fogli con nomi nuovi tra cui quello dell'ex cantante di CCCP e CSI Giovanni Lindo Ferretti

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Bllocco Studentesco Casa Pound
Bllocco Studentesco Casa Pound titola una piazza a Giovanni Lindo Ferretti scrittore ed ex cantante dei CCCP e CSI

A Vicenza Blocco Studentesco, l’ala appunto giovanile e studentesca di Casa Pound, movimento di estrema destra, ha deciso di compiere un’azione provocatoria cambiando i nomi di vie e piazze. Lo spunto è stata l’intitolazione (temporanea) a Cinisello Balsamo di una piazza a Sfera Ebbasta, trappar amato dai giovani ma odiato dall’opinione pubblica soprattutto dopo la tragedia di Corinaldo, dove 6 persone hanno perso la vita in discoteca, schiacciati dalla calca che aspettava un concerto del cantante. La decisione del sindaco è stata presa per omaggiare un personaggio nato e cresciuto in quel paese e diventato famoso. Lo stesso sindaco, travolto da commenti negativi, ha chiarito che la targa non sarà permanente.

via Bombacci Vicenza Casa Pound Blocco Studentesco
via Bombacci Vicenza Casa Pound Blocco Studentesco

“Meglio uno Sfera Ebbasta qualunque che un’ennesima piazza della Repubblica o piazza 25 aprile – afferma CasaPound/Blocco Studentesco -. Siamo rimasti folgorati dall’esempio di Cinisello e abbiamo deciso di partecipare anche noi a questo rinfresco alla toponomastica del Bel Paese. Le nostre piazze portano nomi di poeti, politici, avventurieri, personaggi di fantasia, attrici e star della musica. Le nostre vie sono inni alla gioia, al saper vivere, alla pazzia e all’eros, le nostre piazze esempi di politicamente scorretto in questo tempo di neo-bigottismo sanitario”.

Piazza Berto Ricci Casa Pound Blocco Studentesco
Piazza Berto Ricci Casa Pound Blocco Studentesco

“Un’azione – conclude la nota – che porta in sé la provocazione di chi è stufo di modelli e nomi antiquati, ridondanti, buoni solo a perseguitare gli studenti alle interrogazioni, e la volontà di chi vuole costruire l’Italia di domani con nuove pietre. Abbiamo scelto nomi forti, in tutti i sensi, nomi che ci piacciono. Punto e basta, senza doppi sensi o ipocrisie ideologiche. Perché lo abbiamo fatto? Perché una generazione rinchiusa nelle mura imbottite della propria stanza ha bisogno di visionari, sognatori, di eroi e anche di canaglie. Oggi c’è bisogno di realtà, non di illusionisti a misura di DPCM”.