
L’ex istituto Baronio di viale Trento è stato occupato nel tardo pomeriggio da un gruppo di attivisti dei centri sociali Bocciodromo, Intifada Studentesca e Caracol Olol Jackson. «Contro la guerra, blocchiamo tutto»: è la scritta che campeggia su uno dei grandi striscioni esposti all’ingresso, a testimoniare il senso della mobilitazione.

L’azione, avviata con un blitz poco dopo le 18, si collega alla missione della Global Sumud Flotilla, che in questi giorni tenta di rompere l’assedio di Gaza portando aiuti umanitari. «Abbiamo deciso di occupare questo spazio – spiegano gli organizzatori – per parlare di guerra, servitù militari e diserzioni, aprendo un meeting intitolato No more bases, no more wars che durerà fino a domenica».
La protesta ha preso forma anche all’esterno: giovani attivisti hanno srotolato manifesti giganti lungo viale Trento e allestito lo spazio verde dell’ex istituto con festoni di lampadine accese, trasformando lo stabile abbandonato in un luogo di incontro e discussione. Al secondo piano sono comparsi altri striscioni pro Palestina, accompagnati da slogan antifascisti e antisionisti scanditi a più riprese.
La presenza delle forze dell’ordine è stata immediata ma discreta: pattuglie di polizia e carabinieri hanno seguito l’evolversi della situazione da una via laterale e dal marciapiede opposto di viale Trento, evitando contatti diretti per scongiurare possibili frizioni. Al momento non si sono registrati scontri né incidenti.

Secondo quanto annunciato dagli attivisti, il programma del meeting prevede quattro giornate di dibattiti, assemblee e momenti di confronto con realtà pacifiste provenienti da diverse città italiane ed europee. L’obiettivo dichiarato è «decifrare il regime di guerra globale» e individuare pratiche concrete di opposizione, con particolare attenzione alla militarizzazione del territorio vicentino e al contestato primo Italia-America Friendship Festival in programma dal 12 al 14 settembre.
L’occupazione dell’ex istituto Baronio si inserisce in una settimana di mobilitazioni cittadine che culmineranno sabato 13 settembre con la manifestazione nazionale “No more bases – No more wars”, attesa in centro città.









































