
In occasione del 108° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre, il partito della Rifondazione Comunista di Vicenza, in collaborazione con il Circolo Culturale Antonio Gramsci, organizza una serata di cinema, dibattito e memoria. L’appuntamento è per giovedì 6 novembre alle ore 20:30, presso la sede del Circolo culturale Antonio Gramsci, in via Alberto Mario 12, con ingresso gratuito.
L’evento prevede la proiezione e la discussione del celebre film muto La corazzata Potëmkin (Bronenósets Potiómkin, 1925), diretto dal regista sovietico Sergej M. Eisenstein. A introdurre la pellicola, che dura circa un’ora ed è sottotitolata in italiano, sarà il professor Roberto Monicchia.
La corazzata Potëmkin è considerata una delle opere più celebri del cinema sovietico e mondiale. Il film racconta l’ammutinamento dei marinai della corazzata “Potëmkin” avvenuto nel 1905, un evento che anticipò la ribellione popolare contro l’autocrazia zarista. L’opera è vista dagli organizzatori come un manifesto cinematografico della rivoluzione e della dignità umana, capace di unire la potenza politica alla forza delle immagini.
Da un punto di vista stilistico, il film è una pietra miliare della storia del cinema: il montaggio di Eisenstein, la potenza delle inquadrature e la celebre sequenza della “scalinata di Odessa” hanno influenzato generazioni di registi e continuano a essere studiate come esempi di arte visiva e linguaggio politico.
Gli organizzatori sottolineano che, a più di un secolo di distanza, la Rivoluzione d’Ottobre del 1917 “resta un faro di speranza per i popoli oppressi dal giogo del capitalismo e dell’imperialismo di guerra”.
L’iniziativa vuole riaffermare la possibilità di un mondo diverso, fondato sulla giustizia, sull’uguaglianza e sulla solidarietà tra i popoli, in un’epoca segnata da nuove guerre e disuguaglianze crescenti. Saranno presenti all’incontro anche alcune candidate e candidati alle prossime elezioni regionali del Veneto della lista Pace Salute Lavoro Rifondazione Comunista. Il pubblico è invitato a partecipare per “riaffermare insieme il valore universale della rivoluzione e della solidarietà tra gli oppressi”.








































