Vicenza in rinascita, più attrattiva e sostenibile: il bilancio dell’assessore allo sviluppo economico e al territorio Cristina Balbi

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L'assessore Cristina Balbi traccia il bilancio di due anni di attività

Una città in fase di rinascita e rigenerazione, fondata sulla partecipazione civica e su un ambizioso piano strategico di sviluppo urbano: va in questa direzione il lavoro dei due primi anni di mandato dell’assessore allo sviluppo economico e al territorio del Comune di Vicenza Cristina Balbi, la quale ha messo in campo una serie di interventi concreti volti a migliorare i servizi, recuperare le aree degradate e rendere il centro storico nuovamente attrattivo, sia per i residenti che per le attività commerciali.

Il lavoro portato avanti si inserisce in un quadro di principi chiari: una città più vivibile, con servizi ampliati e aree recuperate, e una crescita sostenibile che coinvolga attivamente la cittadinanza. L’assessore ha sottolineato come «il lavoro degli uffici, spesso poco conosciuto, contribuisca in modo determinante allo sviluppo della città», nonostante le complessità di normative e pratiche amministrative.

degrado a vicenza accuse di giovine a possamai degrado in via divisione acquiSul fronte urbanistico, sono stati approvati documenti attesi da anni, come la Variante “Città Storica”, uno strumento fondamentale per favorire il recupero edilizio e incentivare il ritorno dei residenti nel cuore di Vicenza. «L’obiettivo è riportare i cittadini nel centro storico, contribuendo alla sua vitalità e al suo valore culturale», ha affermato Cristina Balbi. È stata inoltre istituita una Commissione intersettoriale per la qualità architettonica e urbanistica della città storica, per supportare professionisti e uffici nel rispetto delle norme e nella valorizzazione del patrimonio locale.

Recentemente, il Consiglio Comunale ha approvato anche la variante parziale 2024 “Rigenerazioni”. Questo strumento mira a riqualificare il patrimonio edilizio degradato, promuovendo pratiche di sostenibilità ambientale e recuperando spazi senza consumare nuovo suolo. Un elemento cardine delle politiche dell’amministrazione è stato il ripristino del metodo partecipativo, attraverso iniziative come Vicenzascolta. Laboratori, incontri, focus group e interviste hanno coinvolto la cittadinanza nella definizione della variante “Sistema dei servizi”, un esempio di come il coinvolgimento dei cittadini sia diventato parte integrante della progettazione urbanistica. «Questo metodo – ha detto Balbi – sarà anche alla base del nostro prossimo grande progetto: il Masterplan Vicenza 2030». Si tratta di un documento strategico che traccerà la visione futura della città, puntando su rigenerazione, coesione sociale e sostenibilità, con l’obiettivo di attivare tutte le risorse di finanziamento disponibili per realizzarla.

Sul fronte delle pratiche amministrative, i numeri sono significativi: nel 2024 sono state rilasciate quasi 6.000 pratiche, di cui oltre 3.400 relative all’edilizia privata e circa 640 del Suap (Sportello unico per le attività produttive). Sono stati inoltre gestiti circa 1.880 accessi agli atti, segno di un’attività amministrativa intensa, in un contesto normativo in evoluzione, tra cui il decreto “salva casa” e il nuovo regolamento edilizio, per i quali sono state elaborate linee guida in collaborazione con ordini professionali, categorie economiche e altre amministrazioni.

Riguardo il commercio, nel 2024 sono state gestite 344 pratiche relative a pubblici esercizi, con 142 nuove aperture, 132 cessazioni e 123 variazioni di spazi commerciali in sede fissa. Sono stati inoltre autorizzati numerosi interventi per i negozi di estetisti, tatuatori e parrucchieri, con 79 nuove aperture e 38 chiusure. La semplificazione delle procedure per i plateatici, grazie a un accordo con la Soprintendenza, ha portato all’autorizzazione di 3.750 metri quadrati di spazi esterni, distribuiti tra 140 locali.

Uno dei progetti più ambiziosi riguarda il mercato ortofrutticolo, che si vuole trasformare in una “Città del Cibo”: un luogo aperto ai cittadini, dove si potranno acquistare prodotti a chilometro zero, degustare eccellenze del territorio e partecipare a laboratori sulla buona alimentazione. Il centro storico, inoltre, si sta arricchendo di iniziative di animazione e di promozione commerciale, che contribuiscono a ridare vita ai quartieri più centrali, coinvolgendo residenti e visitatori. Particolare attenzione è rivolta ai commercianti e ai proprietari di negozi del centro storico ai quali l’amministrazione intende anche offrire strumenti di comunicazione per valorizzare le vetrine temporaneamente sfitte.

Qui il comunicato stampa ufficiale del Comune di Vicenza