
Chiamati per sedare una lite, hanno scoperto una mini piantagione di cannabis sul terrazzo: è questo l’inatteso risultato di un intervento della polizia di Stato di Vicenza in un appartamento in città. L’episodio è avvenuto la sera del 24 giugno: gli agenti della squadra Volante sono intervenuti in via Maurisio in seguito alla segnalazione di un rumoroso litigio in atto tra un uomo e una donna.
Arrivati sul posto, i poliziotti sono arrivati fino all’appartamento segnalato, la cui porta era aperta e hanno trovato due persone, un uomo e una donna, che discutevano animatamente.
Gli agenti sono subito intervenuti a separare i due litiganti, e mentre si trovavano all’interno dell’abitazione hanno percepito un odore riconducibile a sostanza stupefacente. Subito hanno ispezionato la casa, ritrovando in un angolo del terrazzo, ben nascoste da un telo di colore verde, numerose piante di Cannabis. Il proprietario dell’appartamento ha ammesso che le piantine erano di sua proprietà, spiegando che le stava coltivando per hobby.
L’uomo, identificato come D.A.T., 60enne cittadino italiano, è stato accompagnato negli uffici della Questura di Vicenza per essere sottoposto a rilievi fotodattiloscopici; nel frattempo le venti piante, suddivise in cinque vasi, sono state sottoposte ad accertamenti narcotest per cannabinoidi che hanno dato esito positivo. Il sessantenne italiano è stato quindi sottoposto a rilievi fotodattiloscopici esperiti da personale della Polizia Scientifica e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per coltivazione di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’art. 73 c.5 DPR 309-90.
Nota. “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.