Polizia Locale Vicenza: il sindacato denuncia lo stato del parco mezzi, “servizio e sicurezza a rischio”

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Il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale (SULPL) lancia un forte allarme e sollecita l’apertura di un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale di Vicenza, denunciando il degrado e la pericolosità che caratterizzano attualmente il parco mezzi in dotazione al Corpo.

Il sindacato chiede il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali per trovare soluzioni concrete e sostenibili a un problema che, a loro avviso, desta profonda preoccupazione per l’incolumità degli operatori e per l’efficienza del servizio.

Il SULPL denuncia l’inerzia dell’amministrazione e la mancanza di una pianificazione responsabile. Viene richiesto un intervento immediato, con la predisposizione di un piano straordinario per il rinnovo, la messa in sicurezza e la corretta manutenzione del parco mezzi.

Il sindacato, pur ribadendo la propria disponibilità al dialogo costruttivo, avverte che “non esiterà a intraprendere ulteriori iniziative, anche pubbliche e legali, a tutela della sicurezza, della dignità e del decoro professionale degli operatori della Polizia Locale di Vicenza”, come afferma il dirigente della segreteria regionale del Veneto Simone Maniero. La situazione è stata ricostruita nei mesi a seguito delle numerose segnalazioni pervenute dagli operatori in servizio presso il Comando.

Tra le criticità più gravi e documentate rilevate dal sindacato, emerge una situazione preoccupante. Viene segnalato un mezzo adibito a servizi urgenti e pronto intervento, risalente al 2012, che continua a essere impiegato nonostante ripetuti guasti strutturali e meccanici, con dispositivi di segnalazione luminosa non funzionanti e un caso documentato di cedimento del freno di servizio che ha provocato un sinistro stradale.

In caso di fermo, viene usato un altro veicolo datato e meccanicamente inaffidabile, inadeguato a garantire interventi rapidi e sicuri. L’unico veicolo dotato di cellula di sicurezza per il trasporto di soggetti arrestati risulta spesso indisponibile per guasti all’impianto elettrico e infiltrazioni d’acqua, costringendo il personale a soluzioni di fortuna con gravi rischi di aggressioni o contaminazioni sanitarie.

Ci sono anche problemi sui mezzi più recenti. Alcuni veicoli a propulsione ibrida, pur di recente assegnazione, presentano sin dalla consegna gravi anomalie elettroniche e strutturali, inclusi il distacco di componenti esterni, rendendoli pericolosi e poco efficienti. L’impossibilità di effettuare una ricarica adeguata durante i lunghi turni ne annulla di fatto la componente elettrica, con conseguente aumento dei costi e deterioramento prematuro.

Altre problematiche riguardano la mancanza di dotazioni essenziali: diverse autovetture in borghese sono prive di dispositivi acustici di emergenza, pur essendo utilizzate per servizi di polizia stradale, in palese contrasto con l’articolo 177 del Codice della Strada.

Inoltre, due veicoli di uso quotidiano, impiegati anche in orario serale o in occasione di eventi, sono da anni privi di sirene e lampeggianti. A completare il quadro, le motociclette di servizio, acquistate oltre quindici anni fa, versano in uno stato di sostanziale inutilizzo.

Anche il veicolo elettrico destinato al centro storico, dotato di dispositivi acustici non conformi, viene impiegato solo per commissioni amministrative, mentre le biciclette di servizio si trovano in stato di abbandono. Infine, due ciclomotori elettrici recentemente introdotti sono privi di dispositivi di emergenza visivi e acustici e non sono ancora stati assegnati a un impiego definito.

A tutte queste criticità si aggiunge la diffusa assenza di impianti di climatizzazione funzionanti su numerosi veicoli, sia tra quelli vetusti che tra quelli di recente fornitura, compromettendo ulteriormente le condizioni di lavoro nei mesi più caldi.

“Tale condizione, non degna del Corpo di Polizia Locale di un capoluogo di provincia del Veneto, compromette gravemente sia la sicurezza del personale che l’efficienza del servizio erogato alla cittadinanza, configurando un quadro di palese malagestione, aggravato dalla persistente mancanza di risposte concrete da parte dell’amministrazione comunale e della dirigenza del comando”, ha concluso Maniero.