Educazione sessuale a scuola: il gruppo Possamai Sindaco attacca il divieto, “fallimento di una intera generazione di adulti”

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Educazione sessuale

Il gruppo consiliare Possamai Sindaco di Vicenza interviene con fermezza sulla recente approvazione in Commissione Istruzione della Camera di un emendamento al disegno di legge Valditara che proibisce le attività didattiche e progettuali sui temi della sessualità anche nelle scuole secondarie di primo grado.

Il riferimento è a un emendamento della Lega approvato nelle scorse ore in commissione Cultura della Camera che sta esaminando il disegno di legge sul consenso informato presentato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

I consiglieri definiscono il provvedimento un “fallimento di una intera generazione di adulti“.

Il gruppo, composto dalla capogruppo Ida Grimaldi, e dai consiglieri Mauro Burlina, Luisa Consolaro, Sara Maran, Beatrice Restuccia e dal delegato a salute e benessere Massimiliano Zaramella, esprime estrema preoccupazione per le conseguenze del divieto.

Secondo i consiglieri, la norma avrà ricadute dirette e negative sulla salute e sulla sicurezza dei ragazzi. Sarà infatti “proibita l’informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili“, sui controlli periodici e sui cicli vaccinali per situazioni a rischio (come il papilloma virus).

Inoltre, viene preclusa la possibilità di fare educazione nella prevenzione di gravidanze precoci, con il rischio di abbandonare i giovani “ad affrontare impreparati un tale evento senza un supporto delle istituzioni e dell’intera società”.

Il gruppo di maggioranza sottolinea con forza che verrà ostacolato anche l’affrontare il contrasto alla violenza di genere, che la cronaca quotidiana dimostra essere “un’emergenza da affrontare e non un tema da nascondere”.

I consiglieri comunali di Vicenza criticano la “visione educativa” che vede le nuove generazioni come un “popolo da ammaestrare e chiudere dentro protocolli di controllo”, anziché come una risorsa.

Il gruppo Possamai Sindaco auspica invece una risorsa da preparare per un futuro in cui i termini consenso, rispetto dei confini, gestione delle emozioni, relazioni sane e autodeterminazione diventino “strumenti di crescita e sviluppo di una intera comunità”.