
Viaggiavano con carico di rame rubato ma sono stati intercettati dalla polizia di Vicenza, che li ha denunciati e ha poi restituito il maltolto al legittimo proprietario. L’episodio è accaduto ieri mattina: una pattuglia delle volanti della Questura di Vicenza, in servizio di controllo lungo la Strada Padana verso Padova, ha notato l’autocarro uscire da un cortile privato e immettersi in via Camisana. Il veicolo aveva il cassone molto carico e gli agenti lo hanno fermato per controllarlo: all’interno del cassone hanno trovato quattro bobine di rame e un grande bidone verde da 200 litri, contenente ancora rame in forma di cavi elettrici arrotolati, 179 tubi tranciati di rame frigorifero di varie dimensioni e 10 bobine di ritagli di rame piatto. I due uomini a bordo dell’autocarro sono stati identificati come cittadini italiani, classe ’87 e ’90, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare proprio furti di rame e metalli. I due non sono riusciti a fornire spiegazioni plausibili sull’origine del materiale trasportato e sono dunque stati accompagnati in Questura per approfondimenti. La Polizia era infatti a conoscenza di un furto di rame avvenuto poco prima presso un complesso industriale di viale dell’Industria, a Vicenza.
Il titolare dell’azienda vittima del furto ha riconosciuto senza esitazioni il rame ritrovato come parte di quanto sottratto, stimando il valore tra i 5.000 e i 6.000 euro. Alcune bobine di rame piatto erano state acquistate su ordinazione da un rivenditore specializzato. Con il supporto della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, sono state effettuate perquisizioni domiciliari presso le abitazioni dei fermati, dove sono state trovate anche bobine in legno, comunemente usate per avvolgere cavi di rame.
Di conseguenza, i due uomini sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per ricettazione. La merce recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari.
Nota. Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe