Un momento di ascolto, riflessione e dialogo: così si è concluso oggi a Vicenza l’incontro “Riconoscere la violenza, scegliere il rispetto”, organizzato dalla Prefettura e dall’Ufficio Scolastico Territoriale, con la collaborazione dell’Associazione “Donna chiama Donna”, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’aula magna del Liceo “A. Pigafetta” di Vicenza ha accolto circa cento studenti in presenza, mentre oltre duemila ragazzi delle scuole superiori della provincia hanno seguito l’evento in diretta streaming. Presenti anche i vertici delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, le istituzioni e gli enti della Rete territoriale per il contrasto alla violenza contro le donne, coordinata dalla Prefettura. Tra questi: il Comune di Vicenza, l’Amministrazione provinciale, l’Azienda ULSS 8 Berica, e gli Ordini provinciali dei Medici e degli Avvocati.
Il confronto su red flag e mascolinità tossica
Dopo i saluti del Prefetto Filippo Romano, la parola è passata alle esperte Federica Cichellero (pedagogista e psicologa, collaboratrice dell’Associazione “Donna chiama Donna”) e Francesca Baratto (psicologa e criminologa, presidente della Cooperativa “Si Può Fare”). Le due professioniste hanno guidato un confronto aperto e diretto con gli studenti, parlando di parità nelle relazioni affettive, di libertà e spazi di crescita.
Al centro del dibattito, il riconoscimento dei segnali di allarme nelle relazioni: le red flag, campanelli d’allarme di dinamiche di potere e controllo, e le green flag, indicatori di relazioni sane e rispettose. Il dialogo, moderato da Nicoletta Martelletto, caporedattore de Il Giornale di Vicenza, ha toccato anche temi complessi come il ruolo dei modelli di mascolinità e il concetto di mascolinità tossica, suscitando tante domande e riflessioni profonde.
Non una lezione, ma un vero scambio di idee, con un obiettivo chiaro: guardare le relazioni con occhi nuovi, superare stereotipi e costruire insieme una cultura fondata sul rispetto e sulla consapevolezza. Un incontro che ha emozionato e coinvolto, lasciando un messaggio forte rivolto ai giovani: bisogna saper riconoscere la violenza e scegliere il rispetto.





































