Sicurezza a Vicenza: Porelli (FdI) accusa la maggioranza di immobilismo e inefficacia

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Valeria Porelli sicurezza vicenza

Il dibattito sulla sicurezza e il degrado in città si arricchisce di una nuova voce critica: la consigliera comunale Valeria Porelli di Fratelli d’Italia è intervenuta con un duro comunicato, accusando l’attuale maggioranza di attaccare l’opposizione anziché fornire risposte concrete.

Secondo Porelli, la maggioranza starebbe “fingendo che la legge non dica ciò che invece dice chiaramente”. La consigliera ha voluto ricordare che il Sindaco ha poteri e strumenti normativi per prevenire e eliminare pericoli per la sicurezza urbana.

Questi poteri includono la capacità di adottare provvedimenti urgenti, di sovrintendere alla sicurezza e di emettere ordinanze per contrastare degrado, inciviltà e comportamenti lesivi del decoro. Esistono anche strumenti come il Daspo urbano, per intervenire su zone sensibili e prevenire criminalità e marginalità.

La consigliera Porelli è categorica: “Il problema, dunque, non sono i limiti normativi. Il problema è la loro incapacità“. A suo dire, Vicenza oggi “ne paga le conseguenze: degrado, paura, spaccio, vandalismo, furti”.

Porelli ha sottolineato che la città “due anni fa era in tutt’altro stato”, e che oggi “è riversa in condizioni pietose sotto ogni profilo della sicurezza urbana”. Ha poi aggiunto che “lo vedono i cittadini. Lo vivono nei quartieri”.

Per la consigliera, non basta “provare a riscrivere la storia attaccando Rucco”, l’ex Sindaco. Al contrario, il riferimento a quella amministrazione sarebbe “l’esempio di quando le cose funzionavano, quando la città era presidiata, amministrata con serietà, e i problemi venivano affrontati, non negati o scaricati”.

“La differenza è sotto gli occhi di tutti: oggi Vicenza è insicura come mai prima. E no, non è colpa del destino: è colpa di chi ha promesso il cambiamento e ha consegnato solo confusione e passerelle”, ha dichiarato Porelli.

La consigliera ha concluso con un appello all’azione: “Chi governa deve governare. Non giocare a fare opposizione all’opposizione. La città non può più permettersi un sindaco che scarica tutto sugli altri e poi si nasconde dietro le battute. Basta parole, basta tagliare nastri peraltro di opere che non portano nemmeno la loro firma. Prendano in mano la situazione. Oppure lo dicano chiaramente: non sono in grado. Così, almeno, saremo tutti più onesti”.