Vicenza. Stop all’assemblea del Fogazzaro sulla Palestina, l’indignazione di Pilan e Rifondazione Comunista

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Non si sono fatte attendere le reazioni a sostegno degli studenti del Liceo Fogazzaro dopo le parole della dirigente della Provincia di Vicenza Giulia Gennaro (FdI) che aveva senza mezzi termini attaccato l’assemblea studentesca in programma dal titolo: “Racconti dalla Palestina” in quanto dedicata “a un solo punto di vista del conflitto israelo-palestinese” e portando la dirigente del liceo a fermare l’iniziativa degli studenti.

Pilan su licenziati basi usa
Mattia Pilan, consigliere Provinciale e Comunale vicentino di AVS

Mattia Pilan, consigliere Provinciale e Comunale di Vicenza AVS ha definito l’intervento della dirigente una “Vergognosa ingerenza”. In un comunicato stampa diffuso oggi, Pilan ha dichiarato inaccettabile «bloccare un’assemblea studentesca per guadagnarsi un titolo di giornale». Le ragazze e i ragazzi del Fogazzaro, si legge ancora nel comunicato, avevano organizzato «un solido ed eccellente programma per parlare della Palestina con proiezioni ed interventi di esperti». In Palestina, ha ribadito Pilan, è avvenuto un genocidio sotto i nostri occhi, e ancora si muore nell’indifferenza di chi oggi pretende di dettare legge all’interno della scuola. L’accusa del consigliere a Fratelli d’Italia è diretta: «la libertà vi è solo quando vogliono loro. Attaccando direttamente le ragazze e i ragazzi della scuola, che hanno organizzato in autonomia l’assemblea, hanno messo in crisi anche i professori e la dirigente, che si sono trovati in estrema difficoltà per questa ennesima ingerenza politica inaccettabile.» L’esponente AVS ha fatto riferimento anche all’intervento del Ministro dell’Istruzione Valditara che ha chiesto ispezioni nelle scuole in Toscana che hanno invitato Francesca Albanese relatrice speciale dell’ONU, mentre  in parlamento Fratelli d’Italia e Lega presentano interrogazioni sull’argomento. Atteggiamenti che rivelano «il vero volto di una destra che mira a condizionare pesantemente il mondo della formazione scolastica.»

Pilan ha concluso ricordando che le assemblee di Istituto sono organizzate in maniera autonoma e libera da studenti e studentesse: «La politica deve stare fuori dalle scuole. Esprimiamo con forza il nostro sostegno e la nostra stima alle ragazze e ragazzi del Liceo Fogazzaro, e condanniamo con la stessa determinazione le ingerenze di Fratelli d’Italia».

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Sostegno agli studenti del Fogazzaro dal Prc-Vicenza

Altrettanta solidarietà agli studenti del liceo vicentino viene espressa in un comunicato diffuso da Rifondazione Comunista – Federazione di Vicenza, che ha definito il tema dell’assemblea – ora sospesa – una scelta non solo legittima ma “politica, morale e profondamente giusta”. «In un clima di intimidazione e di pressione crescente – si legge nel testo di Rifondazione Comunista – ragazze e ragazzi hanno dimostrato autonomia, maturità e una lucidità che manca clamorosamente a gran parte della classe dirigente di questo Paese. I giovani del Fogazzaro hanno chiaro ciò che la destra al governo tenta disperatamente di negare: in Palestina non è in corso una guerra, ma un genocidio. Chi continua a parlare di “conflitto” mente sapendo di mentire.»

Rifondazione ha attaccato direttamente Giulia Gennaro per le sue dichiarazioni, in particolare quelle riferite alla mancanza di pluralismo nel programma dell’assemblea: «Che cosa significa, secondo Gennaro, “mancanza di pluralismo”? Che di fronte a un genocidio si debba garantire spazio anche a chi lo pratica? Seguendo questa logica, per la Giornata della Memoria le scuole dovrebbero forse affiancare a un sopravvissuto ai lager un gerarca nazista? Questa non è pluralità di voci: è revisionismo storico, è violenza politica, è complicità».

Soprattutto, Rifondazione Comunista ha tenuto a ribadire che le assemblee di istituto sono luoghi di autorganizzazione studentesca che non appartengono ai partiti e su questo ha attaccato anche il Ministro dell’Istruzione Valditara. «La sua direttiva sull’obbligo di pluralismo in caso di dibattiti su tematiche socio-politiche è un’ingerenza pesante e inaccettabile. Un attacco diretto all’autonomia scolastica, alla libertà di insegnamento, alla professionalità del corpo docente e ai principi fondamentali della Costituzione antifascista.»

A proposito del dramma della Palestina, Rifondazione ha messo in evidenza i mandati per crimini di guerra e crimini contro l’umanità emessi dalla Corte Penale Internazionale nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dell’ex ministro della difesa Yoav Gallant. «Di fronte a questi fatti, il sostegno politico, militare e diplomatico del governo italiano a Israele rende l’Italia corresponsabile del genocidio palestinese. Una corresponsabilità che continua anche oggi.»

In conclusione dunque, Rifondazione Comunista «sta senza ambiguità dalla parte delle studentesse e degli studenti che non si piegano, delle scuole che resistono, dei docenti e dei dirigenti scolastici che rifiutano il silenzio complice».