Vicenza: il Tar rigetta la sospensiva di GPS. L’assessore Spiller: “Pagare o rescindere il contratto”

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Oggi, lunedì 21 luglio 2025, il presidente del Tar per il Veneto si è espresso in merito alla richiesta avanzata da Global Parking Solutions (Gps) di sospendere il versamento del canone dovuto al Comune di Vicenza.

La decisione segna dunque una novità significativa nel prolungato contenzioso tra il Comune di Vicenza e la società che gestisce la sosta a pagamento in città.

“Apprendiamo con soddisfazione – ha commentato l’assessore con delega alla Mobilità del Comune di Vicenza, Cristiano Spiller – che il presidente del Tar ha rigettato la richiesta di GPS di sospendere il versamento del canone. Confidiamo pertanto nel pagamento immediato di quanto dovuto“.

Un’evenienza che potrebbe non verificarsi, almeno nell’immediato. L’amministrazione comunale vicentina ne è cosciente. “Se GPS non provvederà al pagamento, alla luce del pronunciamento del presidente del Tar il contratto potrà essere risolto senza indugi“, ha concluso Spiller.

La posizione del Comune è dunque chiara: l’azienda dovrà saldare il debito, che si aggira intorno ai 9 milioni di euro considerando anche l’IVA, pena la risoluzione del contratto.

La vicenda giudiziaria tra le due parti è ormai di lunga data. Come è noto ai lettori di questa testata abbiamo iniziato ad occuparcene in tempi non sospetti. Ovvero, da maggio 2023 quando avevamo esposto i primi dubbi sull’operato della società riconducibile a Filippo Lodetti Alliata (gruppo Final spa di Palermo spesso sui media fin dal 2014).

Questi i momenti chiave del contenzioso tra Gps e Vicenza, prima del pronunicamento odierno del Tar Veneto.

Al centro della disputa c’è il mancato pagamento del canone dovuto da GPS a Palazzo Trissino, una somma che, inclusa la rata in scadenza, ha raggiunto la considerevole cifra di 7 milioni di euro senza IVA.

Il tribunale amministrativo si era riunito in camera di consiglio anche nei giorni scorsi, discutendo alla presenza dei legali di entrambe le parti la fondatezza della richiesta di sospensione dei provvedimenti comunali, datati 24 febbraio, che intimavano alla società di pagare il dovuto entro trenta giorni.

Un precedente importante si era verificato lo scorso 16 aprile, quando il Tar aveva temporaneamente sospeso il giudizio. In quell’occasione, il tribunale aveva imposto al Comune di Vicenza un riesame della situazione, a causa del presunto squilibrio economico del contratto di gestione, un aspetto su cui l’amministrazione comunale ha poi condotto nuovi e approfonditi accertamenti istruttori. I giudici avevano concesso sessanta giorni per l’espletamento di tali richieste, rinviando l’ulteriore esame della domanda cautelare proprio alle recenti riunioni.

Ora, con il pronunciamento odierno del presidente del Tar che rigetta la sospensiva, la strada per il Comune di Vicenza appare spianata. La decisione è cruciale per le sorti della gestione della sosta nel capoluogo berico. Nel caso in cui il canone non venisse integralmente corrisposto, l’amministrazione è pronta a procedere con la risoluzione del contratto in essere e ad avviare senza indugi le procedure per un nuovo affidamento del servizio.

La posta in gioco è alta, non solo per le casse comunali ma anche per l’organizzazione futura di un servizio essenziale per la città.