
La città al centro delle tensioni: da un lato le critiche dell’ex sindaco Rucco agli episodi di violenza legati alle manifestazioni No Tav, dall’altro la denuncia di Rifondazione sugli attacchi subiti dagli attivisti pacifisti alla Fiera e la netta contrarietà all’Italia–America Friendship Festival, visto come celebrazione della presenza militare USA a Vicenza
Vicenza continua a vivere giornate di forte tensione attorno ai grandi eventi che segnano il dibattito pubblico. Dopo il corteo No Tav di sabato, che secondo quanto riportato da Il Giornale di Vicenza ha visto scontri e disordini ai margini dei cantieri, il tema della protesta e della sicurezza torna a dividere il fronte politico cittadino.
Rucco (FdI): “Vicenza non può tollerare violenza”
Francesco Rucco, consigliere comunale di Fratelli d’Italia ed ex sindaco, ha condannato con fermezza le azioni dei manifestanti, parlando di “fatti gravissimi che mettono a rischio la sicurezza della città” in concomitanza con la Fiera dell’Oro alla quale i manifestanti contestano la presenza di espositori israeliani. L’ex primo cittadino ha chiesto un confronto urgente in Commissione Territorio con Ulss, Questore e Prefetto per affrontare anche il nodo della violenza diffusa, compresa quella registrata all’interno dell’ospedale San Bortolo. «Servono risposte immediate – ha affermato –. Non è tollerabile che cittadini e operatori vivano in un clima di paura. Non slogan, ma soluzioni concrete».
Rifondazione: “Aggressioni agli attivisti pacifisti in Fiera”

Di tutt’altro segno la denuncia della Federazione vicentina di Rifondazione Comunista, che parla invece di violenze verbali e fisiche subite dagli attivisti impegnati nel presidio pacifico e silenzioso alla Fiera di Vicenza contro la presenza di aziende israeliane. Tra gli episodi citati: compagni filmati al gazebo senza permesso, insulti e frasi dalle auto di passaggio come “fatevi stuprare da Hamas”, sputi alle attiviste, gomme tagliate. «Episodi ignobili – scrive Rifondazione – che dimostrano fino a che punto può arrivare l’odio fomentato dalla propaganda guerrafondaia e sionista». Il partito accusa inoltre la giunta Possamai di “complicità”, per aver consentito ancora una volta la partecipazione di operatori israeliani alla Fiera del Gioiello e ribadisce la propria netta opposizione all’Italia–America Friendship Festival, definito «strumento di legittimazione della presenza militare USA a Vicenza».
Verso la manifestazione del 13 settembre
Mentre la città resta divisa tra accuse incrociate e proteste, Rifondazione annuncia la propria partecipazione alla manifestazione “No more bases – No more wars” del 13 settembre, che vedrà in piazza movimenti pacifisti, sindacali e associazioni. Rucco, al contrario, insiste in particolare sul fronte dell’ordine pubblico, chiedendo «presenza costante delle forze dell’ordine e un piano di prevenzione vero».
Due visioni opposte che riassumono il clima che si respira in città: da un lato la denuncia della violenza dei manifestanti, dall’altro la rivendicazione del diritto a protestare e la condanna delle aggressioni subite, sullo sfondo di un Festival che divide e accende lo scontro politico.