Turismo in provincia di Vicenza, Confcommercio: “Estate tiepida e calo dei consumi”

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Ciambetti agli stati generali dei comuni montani turismo vicenza

I risultati di un’indagine condotta da Confcommercio Vicenza confermano una stagione estiva “tiepida” per il turismo locale.

Il sondaggio, che ha coinvolto un campione di 200 imprese del settore ricettivo e dei pubblici esercizi, ha evidenziato una contrazione dei consumi e un calo di visitatori. Nonostante la situazione, il presidente di Confcommercio Vicenza, Nicola Piccolo, ha espresso un cauto ottimismo, sottolineando che la provincia ha ancora molte carte da giocare per la crescita.

L’indagine ha rilevato che, per quanto riguarda ristoranti, bar e pizzerie, il 44% degli operatori ha registrato una diminuzione della clientela rispetto all’estate 2024. Tuttavia, una percentuale dell’81% ha comunque espresso un giudizio positivo sulla stagione, che si divide tra un 8% di “ottimo”, un 28% di “buono” e un 45% di “discreto”. Solo il 19% del campione ha valutato la stagione come pessima. Sul fronte della spesa, è emersa una distinzione netta tra turisti italiani e stranieri. Per gli italiani, il 47% delle imprese ha notato una leggera flessione, mentre il 31% ha registrato un calo marcato. Al contrario, il 57% degli operatori non ha riscontrato una riduzione della spesa da parte dei turisti stranieri.

Anche il comparto ricettivo ha mostrato segnali di rallentamento, con il 54% delle strutture che ha registrato meno clienti. Il 27% ha rilevato una diminuzione della permanenza media. Nonostante ciò, l’89% degli operatori ha dato un giudizio positivo sulla stagione, con un 6% di “ottimo”, un 40% di “buono” e un 43% di “discreto”. Anche in questo settore, la minor disponibilità di spesa è stata più evidente tra i turisti italiani (segnalata dal 57% come lieve e dal 26% come marcata) che tra quelli stranieri, per i quali il 51% non ha notato differenze.

L’Altopiano di Asiago, dopo l’ottima estate 2024, ha vissuto una stagione “altalenante” a causa del maltempo di luglio. Il 62% degli operatori ricettivi e dei pubblici esercizi ha segnalato un calo della clientela, mentre per il 50% delle strutture ricettive si è registrata una diminuzione della permanenza media. Nonostante le difficoltà, il giudizio complessivo è rimasto positivo per il 96% dei pubblici esercizi e per il 92% delle strutture ricettive. A Vicenza e nell’hinterland, il sentiment positivo è apparso più contenuto rispetto alla media provinciale. Il 69% dei pubblici esercizi ha espresso un giudizio positivo, una percentuale inferiore rispetto all’81% della media provinciale. Analogamente, le strutture ricettive hanno espresso un parere positivo nell’80% dei casi, contro l’89% provinciale. In città è stata più marcata anche la contrazione di clientela nelle strutture ricettive, con il 70% degli intervistati che ha registrato meno ospiti e il 38% che ha segnalato una minore permanenza media.

Nonostante i dati estivi, le previsioni per il mese di settembre sono positive: il 34% dei pubblici esercizi e il 26% delle strutture ricettive in provincia si aspettano un buon andamento. Il presidente Piccolo ha sottolineato l’importanza degli eventi futuri, come Vicenzaoro e Made in Malga, per “intercettare nuovi flussi turistici”. L’auspicio è che il turista si fermi per più giorni o ritorni per esplorare il territorio. Per raggiungere questo obiettivo, Piccolo ha ribadito l’importanza di un’azione sinergica tra gli attori locali e la necessità di una futura Fondazione per la promozione unitaria della provincia.