Nella sede CGIL di Vicenza un focus su trasporti, servizi, poste, pulizie e casa anticipa lo sciopero generale del 12 dicembre. Al centro: salari bassi, precarietà e sottofinanziamento pubblico.
La mobilitazione del 12 dicembre si avvicina, e a Vicenza la CGIL ha riunito categorie e sindacato degli inquilini per fare il punto sulle ragioni dello sciopero generale che coinvolgerà l’intero mondo del lavoro, pubblico e privato. All’incontro, alla presenza del segretario generale Giancarlo Puggioni, sono intervenuti Giovanna Manuzzato per la FILT, Alan Lucchino per la SLC, Arianna Salarolo per la FILCAMS e Francesco Brasco per il SUNIA, ciascuno portando dati e testimonianze dai rispettivi fronti. Tutti hanno sottolineato la necessità di una mobilitazione ampia per spingere il Governo a cambiare rotta offrendo un quadro nitido delle criticità che attraversano trasporti, servizi, poste e settore casa.

Le testimonianze emerse durante l’incontro mettono in luce condizioni di lavoro sempre più difficili. Nel trasporto pubblico locale, nei servizi postali e nel vasto comparto delle pulizie – dalle aziende ai negozi, dagli uffici agli ospedali – migliaia di lavoratrici e lavoratori vivono con salari bassi, contratti part-time non volontari e una precarietà ormai strutturale. Il dato di genere è evidente: la maggior parte delle persone impiegate in questi settori sono donne, spesso costrette a conciliare turni pesanti con redditi insufficienti.
A rendere il quadro ancora più critico è la mancanza di investimenti pubblici. Secondo la CGIL, il Governo non destina risorse né per migliorare i servizi né per garantire aumenti salariali adeguati all’inflazione. La Legge di bilancio in discussione, spiegano i sindacalisti, non solo non interviene sui nodi più urgenti, ma in alcuni casi peggiora la situazione sotto-finanziando funzioni essenziali. Il rischio, affermano, è quello di un ulteriore peggioramento della qualità dei servizi e delle condizioni dei lavoratori.
Accanto alla questione salariale, emerge con forza l’emergenza casa. Da due anni il fondo affitti non viene rifinanziato, lasciando senza sostegno centinaia di famiglie che, pur avendo un lavoro, non riescono più a coprire i costi annuali di una locazione a causa del caro vita e dell’aumento dei canoni. A Vicenza, già tre anni fa, le famiglie in difficoltà erano circa un migliaio. Molte rischiano lo sfratto per morosità e l’edilizia residenziale pubblica non ha la capacità di accogliere tutte le richieste. Senza interventi strutturali, avverte il SUNIA, il fenomeno si espanderà.
La CGIL invita dunque lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati a partecipare allo sciopero generale di venerdì 12 dicembre 2025, per chiedere salari dignitosi, servizi pubblici rafforzati e politiche per la casa capaci di dare risposte reali a una crisi che tocca l’intera comunità.




































