“Villaggio della Pace”… ci risiamo: lavoratori senza stipendio e col rischio di restare senza casa. Domani protesta davanti al cantiere

Riccardo Martin, segretario Provinciale di Fillea Cgil Vicenza: "Il solito gioco dei subappalti, aziende che non pagano e chi ci rimette sono i lavoratori"

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La protesta di febbraio degli operai del cantiere del Villaggio della Pace. Ora il problema degli stipendi non pagati si ripete

Si chiama Villaggio della Pace, ma non è proprio il nome più adatto, almeno per chi ci lavora: come racconta un comunicato a firma di Riccardo Martin, segretario Provinciale di Fillea Cgil Vicenza, dopo quanto accaduto a febbraio, con i lavoratori che hanno dovuto salire sulle gru per per far valere le proprie ragioni e ricevere gli stipendi arretrati, si profilano nuovi problemi. Il 4 novembre scorso un gruppo di lavoratori della Dreams srl, l’azienda che opera nel cantiere del Villaggio della Pace in subappalto con Italiana Costruzioni Spa, ha ricevuto comunicazione verbale di non presentarsi al lavoro, a causa di presunte difficoltà economiche dell’impresa, che non sarebbe in grado di pagare gli stipendi di ottobre. Non solo, ai lavoratori è stato anche chiesto di lasciare gli alloggi, forniti dalla società, entro il 10 Novembre, nonostante i contratti di lavoro in essere.

Subito i lavoratori, con l’appoggio di Fillea Cgil, hanno chiesto un incontro con le aziende coinvolte nella catena degli appalti e oggi, a seguito del confronto con Italiana Costruzioni Spa e Dreams srl, è emerso che Italiana Costruzioni Spa (attualmente in Procedimento Unitario presso il Tribunale di Roma) non salda da mesi i pagamenti dovuti per i lavori svolti da Dreams, causando probabilmente le attuali difficoltà e mettendo in grave crisi i lavoratori che non solo rischiano il posto di lavoro, ma probabilmente rimarranno anche senza casa.

Insomma, si ripete il film già visto a Febbraio: stesso cantiere, un subappalto, situazione di crisi economica, ditte che non pagano e chi ci rimette sono i lavoratori che si trovano a subire il gioco tra aziende del “mi salvo io fallisci tu” che spesso caratterizza le grandi opere. Se mai ce ne fosse ancora bisogno, questo caso è l’ennesima riprova che la legge sugli appalti va modificata. Servono più controlli e regole ferree per permettere a chi opera di avere garanzia dei propri crediti, in primis per garantire i diritti dei più deboli ovvero i lavoratori.

In conclusione, Fillea CGIL di Vicenza dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori della Dreams. Il sindacato chiede il pagamento immediato delle retribuzioni arretrate (non è stato ancora liquidata la spettanza di ottobre), oltre al mantenimento del diritto all’alloggio fino alla scadenza dei contratti. Domani mattina, giovedì 13 novembre, si terrà una manifestazione protesta davanti ai cancelli del cantiere del Villaggio della Pace”.