Warner Bros, Paramount Skydance rilancia con offerta da 108,4 miliardi di dollari

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(Adnkronos) –
Paramount non molla e rilancia aprendo un braccio di ferro con Netflix. Tre giorni dopo l'annuncio dell'accordo tra Warner Bros e Netflix, infatti, il colosso guidato da David Ellison rilancia lanciando un'offerta in contanti da 30 dollari ad azione per acquistare Warner Bros. Discovery che valuta il gruppo a 108,4 miliardi di dollari. L'offerta di Paramount per l'intera Wbd, e quindi anche per i canali televisivi come Cnn, sottolinea il gruppo in una nota, "vale 18 miliardi di dollari in contanti in più rispetto all'offerta di Netflix". "Gli azionisti di Wbd meritano l'opportunità di considerare la nostra offerta interamente in contanti per le loro azioni dell'intera società che è superiore a quella di Netflix. La nostra offerta pubblica, che si basa sugli stessi termini che abbiamo fornito privatamente al Consiglio di Amministrazione di Warner Bros. Discovery e offre un valore superiore e un percorso più sicuro e rapido verso il completamento", commenta David Ellison, Presidente e Ceo di Paramount. "Riteniamo che il Consiglio di Amministrazione di Wbd stia perseguendo una proposta inferiore che espone gli azionisti a un mix di liquidità e azioni e a un futuro incerto per il business delle reti. Stiamo portando la nostra offerta direttamente agli azionisti per dare loro l'opportunità di agire nel proprio interesse e massimizzare il valore delle loro azioni", aggiunge Ellison.  
L'offerta interamente in contanti di 30 dollari per azione (che valuta il gruppo Warner Bros.Discovery a 108,4 miliardi di dollari) rappresenta un premio del 139% rispetto al prezzo del titolo Wbd di 12,54 dollari del 10 settembre 2025. Al contrario, sottolinea Paramount nella nota, "la proposta di Netflix comporta una struttura complessa e volatile dal valore di 27,75 dollari, composta da una parte in contanti (23,25 dollari) e una parte in azioni (4,50 dollari), soggetta a limiti e alla futura performance di Netflix, per un valore d’impresa pari a 82,7 miliardi di dollari", escludendo in particolare le reti tradizionali come Cnn che saranno scorporate. Nonostante Paramount abbia presentato sei offerte nell’arco di 12 settimane, spiega il gruppo nella nota, Wbd "non ha mai avviato un dialogo significativo su proposte che, a nostro avviso, offrono il miglior vantaggio per gli azionisti di Wbd. Paramount ha quindi deciso di rivolgere direttamente la propria offerta agli azionisti di Wbd e al suo Consiglio di Amministrazione, per garantire loro l’opportunità di perseguire questa alternativa chiaramente superiore". "Crediamo che la nostra offerta creerà un Hollywood più forte. È nell’interesse della comunità creativa, dei consumatori e dell’industria cinematografica. Riteniamo che trarranno beneficio da una maggiore concorrenza, da un aumento degli investimenti nei contenuti e dalla crescita delle uscite cinematografiche, con un maggiore numero di film nelle sale come risultato della nostra proposta. Non vediamo l’ora di lavorare rapidamente affinché tutte le parti interessate possano cominciare a beneficiare dai risultati della società combinata", commenta Ellison. La decisione di Paramount di portare la sua offerta direttamente agli azionisti della Warner, scrive il 'Wall Street Journal', "potrebbe dare il via a una battaglia pubblica e caotica per il futuro degli ambiti asset della Warner come Hbo, la saga Harry Potter e Dc Comics". Paramount ha affermato che la sua offerta sarà completamente sostenuta dalla famiglia Ellison e da RedBird Capital, insieme a impegni di debito per 54 miliardi di dollari da parte di Bank of America, Citi e Apollo. Le offerte pubbliche di acquisto, rileva ancora il 'Wsj', "sono operazioni lunghe e costose, e molte sono fallite. È particolarmente audace da parte di Paramount – che ha una capitalizzazione di mercato di circa 14 miliardi di dollari – affrontare di fatto Netflix, il cui valore supera i 400 miliardi. Paramount ha accusato lunedì Warner di non aver mai avviato un dialogo significativo, nonostante abbia presentato sei proposte di acquisizione negli ultimi 12 settimane. Gli azionisti hanno tempo fino all’8 gennaio per decidere se aderire all’offerta, a meno che la scadenza non venga prorogata". Se Paramount dovesse prevalere, i celebri studios Warner e il canale tv all news Cnn, ricorda il quotidiano economico Usa, "entrerebbero a far parte del crescente impero mediatico e tecnologico di Ellison e di suo padre, Larry Ellison, il cofondatore di Oracle, vicino al presidente Trump. Inoltre, sono già destinati a svolgere un ruolo importante nelle operazioni statunitensi di TikTok dopo un accordo preliminare negoziato con l’aiuto del presidente". Paramount ha avvertito la scorsa settimana gli avvocati di Warner, in una lettera, che ritiene che un accordo con Netflix non verrebbe finalizzato a causa degli ostacoli regolatori negli Stati Uniti e all’estero. Il co-Ceo di Netflix, Ted Sarandos, invece, si è detto "altamente fiducioso" riguardo al via liberà delle autorità di regolamentazione. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, parlando con i giornalisti prima di un evento al Kennedy Center domenica, ha dichiarato che l’accordo di Netflix per Warner "potrebbe essere un problema" poiché porterebbe a una quota di mercato molto elevata per il gigante dello streaming. "Hanno una quota di mercato molto grande", ha detto Trump. "E quando avranno Warner Bros, quella quota aumenterà molto. Sarò coinvolto in quella decisione". Se Warner dovesse rinunciare all’accordo con Netflix per stipulare un’intesa con un altro acquirente, ricorda il 'Wsj', "dovrebbe pagare a Netflix 2,8 miliardi di dollari, secondo i termini dell’accordo". Se Netflix riuscisse a superare la concorrenza di Paramount e a concludere l’accordo con Warner, consoliderebbe il proprio ruolo dominante a Hollywood. . Sebbene Warner abbia accettato un accordo con Netflix a un prezzo inferiore rispetto ai 30 dollari per azione precedentemente offerti da Paramount, Warner sostiene che l’accordo con Netflix valga in realtà tra 31 e 32 dollari per azione, secondo quanto hanno riferito al 'Wsj' fonti vicine al dossier. "Questo perché gli azionisti continuerebbero a possedere azioni di entrambe le società dopo la scissione di Warner Discovery". Paramount, invece, sostiene "che tale ragionamento è non supportato dai fondamentali del business". 
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