We Do Spaces, FILLEA Cgil e FILCA Cisl in sciopero contro la chiusura: lavoratori in presidio a Mestre

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We Do Spaces Nanto
We Do Spaces Nanto, sciopero

FILLEA Cgil e FILCA Cisl proclamano uno sciopero per fermare la chiusura dello stabilimento We Do Spaces di Nanto e il trasferimento forzato a Pordenone. Cento lavoratori rischiano il posto: domani incontro a Veneto Lavoro e presidio di protesta a Mestre.

La vertenza We Do Spaces arriva al momento più critico. FILLEA Cgil e FILCA Cisl di Vicenza hanno proclamato per oggi, venerdì 5 dicembre, uno sciopero di tutta la giornata lavorativa contro la chiusura dello storico stabilimento di Nanto e il trasferimento dell’intera produzione nella sede principale di Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone.

We do spaces a Nanto
We do spaces a Nanto

Una decisione che i sindacati definiscono «inaccettabile», soprattutto perché riguarda uno stabilimento operativo nel Vicentino dal 1977 e oggi punto di riferimento per circa cento lavoratori tra operai e impiegati. Il trasferimento, infatti, comporterebbe per molti l’impossibilità concreta di seguire l’azienda in Friuli, con un rischio immediato di perdita del posto di lavoro.

«Il territorio rischia di essere impoverito e le famiglie messe in seria difficoltà», denunciano le organizzazioni sindacali per bocca del segretario generale della FILLEA CGIL Vicenza, Riccardo Martin, che da settimane chiedono all’azienda un confronto vero sulle alternative possibili, senza ottenere risposte soddisfacenti.

Sempre stamattina, alle 10, è previsto un incontro presso l’unità di crisi di Veneto Lavoro, nella sede di via Ca’ Marcello a Mestre. Mentre le delegazioni saranno al tavolo, fuori dal palazzo si terrà un presidio dei lavoratori insieme a FILLEA Cgil e FILCA Cisl, deciso come segnale forte di protesta verso una scelta considerata unilaterale e non giustificata da reali necessità produttive.

«Difendere lo stabilimento di Nanto significa difendere occupazione, competenze e un pezzo di storia industriale locale», ribadiscono i sindacati, determinati a proseguire la mobilitazione finché non saranno individuate soluzioni che garantiscano continuità occupazionale e tutele per tutti i dipendenti coinvolti.