Zaia inaugura fermata Mestre Olimpia durante Consiglio e invita consiglieri: opposizioni restano in Aula e lo accusano di assenteismo

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Rendering stazione e fermata Mestre Olimpia
Rendering stazione e fermata Mestre Olimpia

Martedì 29 luglio si inaugura la nuova fermata “Mestre Olimpia”, sulla linea Venezia–Trieste. Un nome che evoca gesta eroiche, spirito sportivo e… un’agenda ben poco olimpica. L’evento, attesissimo in quel di RFI e Trenitalia, vedrà la presenza del presidente della Regione Luca Zaia, affiancato dalla vicepresidente Elisa De Berti, dai vertici delle Ferrovie e da un rappresentante della Città di Venezia.

Ma attenzione, il treno dell’inaugurazione parte alle 11:15, orario perfettamente sovrapposto alla seduta del Consiglio regionale del Veneto, che – strano a dirsi – si riunisce proprio ogni martedì mattina. Coincidenza? Nuovi orari ferroviari? O scelta simbolica per dire che il Presidente, alla Regione, preferisce i binari?

L’invito (respinto con educazione, ma con stile)

I consiglieri di opposizione in blocco – Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto, Jonatan Montanariello, Francesca Zottis, Arturo Lorenzoni, Erika Baldin, Renzo Masolo,Elena Ostanel e Andrea Zanoni – hanno declinato garbatamente l’invito con una lettera indirizzata al presidente Zaia, cortese quanto pungente e resa nota con un comunicato: “Siamo certi che la sovrapposizione sia frutto di una svista. Ci auguriamo di incontrarLa quanto prima in Aula consiliare: quella che è, o dovrebbe essere, anche la sua casa”.

Touché?

D’altronde, mentre il Veneto discute l’assestamento di bilancio, atto rilevante della la legislatura, l’uomo che dovrebbe guidare l’aula ha preferito i microfoni e i flash tra i binari di Mestre.
L’Olimpo del trasporto batte il dovere istituzionale, almeno in questa corsa.

Zaia in versione ferroviaria: sempre in viaggio, raramente in carrozza consiliare

Del resto, il presidente è ormai famoso per la sua latitanza da palazzo Ferro-Fini, tanto che i consiglieri lo definiscono, da tempo, “il più assenteista della storia repubblicana”. Un primato forse meno glorioso del “governatore più amato”, ma che evidentemente non lo preoccupa troppo: preferisce le tratte regionali alle maratone consiliari.

E chissà se alla nuova fermata “Mestre Olimpia” ci sarà anche un tabellone con i suoi orari di presenza in Aula: si tratterebbe certamente di un display a cristalli liquidi… ma piuttosto vuoto.

E la Regione? Intanto aspetta sul binario morto

Mentre si taglia il nastro tra entusiasmi e fotografie d’occasione, in Consiglio si resta in attesa del capotreno.
E non è solo una questione simbolica: l’assestamento di bilancio in discussione quel giorno rappresenta l’ultimo vagone della legislatura, e vedere il timoniere impegnato altrove non è esattamente un segno di guida responsabile.

Certo, l’opera pubblica merita attenzione, e i trasporti sono vitali per la regione. Ma non lo è forse anche il confronto democratico?
Il Consiglio regionale del Veneto non è una banchina d’attesa, e i consiglieri non sono figuranti di seconda classe.

Epilogo: Zaia parte, il Consiglio resta. E la satira… viaggia

Se fosse una scena teatrale, sarebbe una perfetta commedia dell’assurdo:

  • “Presidente, viene in Aula?”
  • “Scusate, ho il treno.”

Ma la realtà supera, come spesso accade, la fantasia. E allora, che la nuova stazione “Mestre Olimpia” diventi simbolo di efficienza, sì, ma anche monito: l’equilibrio tra rappresentanza, propaganda e partecipazione democratica non può restare un binario morto.

Alla prossima corsa. Ma per favore: prima fermata, il Consiglio regionale.