Zanoni (Europa Verde): “Faccetta Nera all’Adunata di Biella, gravità inaccettabile. Zaia non doveva tacere”

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adunata di biella

Mentre si spegne dolcemente l’eco dell’Adunata Nazionale degli Alpini di Biella, conclusa con la grande sfilata di ieri 11 maggio e con un bilancio più che brillante per presenze e organizzazione, non si placano le polemiche per le note di Faccetta nera diffuse da un locale biellese in una delle serate dello scorso fine settimana, con tanto di coro che ha intonato il canto simbolo del fascismo e del colonialismo mussoliniano. L’ANA ha immediatamente preso le distanze dall’episodio, e null’altro di simile si è verificato nei tre giorni dell’Adunata di Biella, che sono stati la solita caotica e calorosa festa degli Alpini e delle persone.

Andrea Zanoni Europa Verde su faccetta nera all'adunata di Biella
Andrea Zanoni, consigliere regionale Europa Verde

Secondo il consigliere regionale del Veneto di Europa Verde Andrea Zanoni, però, si è trattato di un episodio di estrema gravità e di un’offesa non solo ai valori della Repubblica Italiana, ma anche a Biella, città ospite dell’Adunata, che è decorata di Medaglia d’oro della Resistenza. Zanoni, che recentemente ha promosso in Regione Veneto un bando per iniziative a favore del ricordo dei valori dell’antifascismo e della Resistenza, oltre all’episodio in sé, ha criticato il fatto che dalle istituzioni venete non sia stato detto nulla sull’argomento: «Trovo sconcertante – ha dichiarato Zanoni – che il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, presente all’Adunata di Biella, non abbia speso una parola di condanna per questo grave episodio. Nelle sue dichiarazioni ha parlato del cuore degli Alpini e dell’orgoglio veneto, ignorando completamente quanto accaduto. La Lega dovrebbe prendere una posizione chiara e netta contro ogni rigurgito fascista, invece di nascondersi dietro generici elogi al Corpo degli Alpini. Non si può essere ambigui su questi temi: l’antifascismo è un valore fondante della nostra Repubblica e della nostra Costituzione. Sarebbe doveroso che tutte le forze politiche, a partire dalla Lega di Zaia, si smarcassero con decisione e trasparenza da simili manifestazioni nostalgiche».

Secondo Zanoni, il silenzio su episodi come l’esecuzione di Faccetta Nera in pubblico rischia di normalizzare comportamenti inaccettabili: «Gli Alpini meritano rispetto e hanno una storia gloriosa che include anche la partecipazione alla Resistenza, come dimostra il recente volume presentato proprio dall’ANA a Biella, Alpini ribelli. Studi storici sulle Penne nere nella Resistenza 1943-1945. Utilizzare il loro raduno per manifestazioni di stampo fascista – ha concluso Zanoni – è un’offesa alla loro storia e alla memoria di chi ha combattuto per la libertà del nostro Paese».