
Un uomo del ’64, già noto alle forze dell’ordine, ha tentato la fuga a bordo di uno scooter senza assicurazione e senza patente. Dopo due inseguimenti e una manovra pericolosa in cui ha travolto un poliziotto, è stato bloccato e arrestato dalla Polizia di Stato di Vicenza.
Serata movimentata quella di ieri a Vicenza, quando alle 20.35 un equipaggio della Squadra Volanti della Questura ha intercettato in strada un ciclomotore intimando l’alt al conducente. L’uomo, un cittadino italiano classe 1964 con numerosi precedenti, non si è fermato e si è dato alla fuga, dando il via a un inseguimento con manovre spericolate e violazioni del Codice della strada.
Dopo alcuni minuti, una pattuglia impegnata nel controllo della Zona Rossa si è unita alle ricerche. Lo scooterista, incurante degli ordini degli agenti, ha continuato a percorrere aree interdette al traffico. Tentato di bloccarlo a piedi, i poliziotti sono stati elusi da un’ulteriore manovra estrema con cui l’uomo è riuscito a riprendere la fuga in centro città.
Il fuggitivo è stato però nuovamente intercettato: il secondo inseguimento si è concluso in strada del Pasubio, dove l’uomo, tentando di sottrarsi al fermo, ha investito un agente della Polizia di Stato prima di essere definitivamente bloccato e ammanettato.
Condotto in Questura per le procedure di fotosegnalamento, il 60enne è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Contestate anche violazioni al Codice della strada per un totale di 7.875 euro di sanzioni e 75 punti decurtati: guida senza patente, veicolo privo di assicurazione, guida pericolosa, violazione delle limitazioni al traffico e rifiuto di sottoporsi all’alcoltest.
Le indagini hanno inoltre accertato che l’uomo, sottoposto a libertà vigilata nel 2023, si era già reso protagonista di una fuga analoga circa un mese fa, pochi giorni dopo essere uscito dal carcere.
Come precisato dalla Questura, «la misura è stata adottata di iniziativa dall’Ufficio procedente e, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta a indagine sarà definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe».