
ROMA (ITALPRESS) – La nuova proposta statunitense per un cessate il fuoco e un accordo sul rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas prevederebbe il rilascio di nove ostaggi vivi – uno in meno rispetto all’offerta precedente – e di 18 corpi dei rapiti. Lo riferiscono i media israeliani, tra cui Walla, secondo cui Tel Aviv ha ricevuto i dettagli dagli Stati Uniti.
Le indiscrezioni rivelano che gli ostaggi verrebbero liberati in due momenti nell’arco di una settimana – senza specificare se e quanti prigionieri palestinesi verrebbero liberati – e che Israele si impegnerebbe in una tregua di 60 giorni, durante la quale si svolgerebbero i negoziati per la fine della guerra.
Se non si raggiungesse un accordo al termine di questo periodo, Israele avrebbe la possibilità di riprendere i combattimenti o di estendere il cessate il fuoco in cambio di altri ostaggi, riportano i media.
Si tratta di un “dettaglio cruciale”, poiché il principale disaccordo sarebbe stato l’insistenza di Hamas su un accordo che ponga fine alla guerra in modo permanente, e il rifiuto di Israele a condizione che Hamas non venga smantellato.
La proposta prevederebbe, infine, che la responsabilità degli aiuti umanitari tornerebbe all’Onu e l’esercito israeliano si ritirerebbero dalle aree di cui ha preso il controllo nell’ultimo periodo, incluso l’asse Morag, che separa Rafah da Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.
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