Reset e nuovo approccio al mercato dell’energia: un mix di tecnologia e sostenibilità

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COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA

Reset Energia è il nuovo fornitore di energia elettrica che a breve farà il proprio ingresso sul mercato italiano. Il progetto è nato da una community online di utenti digitali, i cui interessi si concentrano soprattutto intorno a tematiche quali il risparmio energetico in ambito domestico, il corretto utilizzo dei più comuni elettrodomestici e altri ‘accorgimenti’ per non sprecare energia in casa.

Non a caso, tramite il proprio profilo Instagram, Reset condivide svariati contenuti ‘a tema’, che spaziano dai consigli su come adoperare al meglio la lavastoviglie alla scelta della miglior lavatrice, passando per consigli pratici su come, ad esempio, eliminare gli spifferi da porte e finestre. Contenuti dello stesso tipo, perlopiù in forma di brevi video-tutorial, sono disponibili anche per gli iscritti del canale Telegram di Reset per apprendere “trucchi pratici e green per un consumo di energia più consapevole”.

Il denominatore comune, come si può facilmente intuire, è rappresentato da un impiego consapevole e responsabile delle risorse energetiche, al fine di ridurre gli sprechi e, di riflesso, i costi in bolletta, così da alleggerire il bilancio familiare. L’obiettivo di Reset, infatti, è proprio questo: incentivare lo sviluppo di un nuovo modello di consumo, più sostenibile tanto dal punto di vista ambientale quanto da quello economico. Vediamo, di seguito, in che modo e attraverso quali iniziative.

Il modello di Reset: energia pulita a canone mensile fisso

Reset debutterà sul mercato italiano proponendo una fornitura di energia elettrica pulita al 100%, in quanto derivante da fonti rinnovabili certificate attraverso il meccanismo di annullamento delle Garanzie d’Origine. Si tratta di una certificazione elettronica rilasciata dal GSE (Gestore Servizi Energetici) che attesta l’origine rinnovabile delle fonti energetiche utilizzate per l’alimentazione degli impianti qualificati IGO (Identificazione Garanzie d’Origine).

Dal punto di vista commerciale, l’offerta sarà caratterizzata da una struttura di prezzo fisso. Il canone mensile di abbonamento sarà comprensivo di oneri di trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema, imposte e IVA. La tariffazione sarà basata su fasce di consumo predefinite, in maniera tale da consentire all’utente di scegliere l’opzione in grado di rispondere meglio alle proprie esigenze, sia per quanto riguarda il fabbisogno energetico sia in termini strettamente economici. Il prezzo fisso sarà applicato anche agli eventuali consumi eccedenti, ovvero quelli oltre la soglia prevista dal proprio abbonamento; anche in tal caso, sarà comprensivo di oneri, imposte e IVA.

Si tratta di una scelta che riflette soprattutto il momento attuale del mercato italiano dell’energia elettrica. All’interno del mercato libero, infatti, i consumatori sono maggiormente propensi a scegliere offerte a prezzo fisso, che garantiscono più stabilità. Il motivo? Semplice, i prezzi dell’energia elettrica in Italia, oltre ad essere piuttosto alti rispetto ai principali mercati continentali, sono molto volatili, in quanto registrano frequenti oscillazioni, anche su base quotidiana. In sintesi, il prezzo dell’energia tende a variare (anche di molto) rendendo, per gli utenti, più difficile formulare previsioni di spesa in relazione ai propri consumi. Reset, invece, con un’offerta a prezzo fisso va incontro alle esigenze dei clienti che vogliono mettersi al riparo dalle fluttuazioni di mercato e avere un maggior controllo sulle proprie spese energetiche.

Come Reset intende favorire un nuovo modello di consumo

Parte integrante della proposta di Reset è rappresentata da iniziative volte a incentivare un consumo responsabile e consapevole dell’energia elettrica in casa. Allo scopo, l’azienda implementerà anzitutto dei meccanismi di premiazione a favore degli utenti virtuosi; in altre parole, chi ridurrà i propri consumi, restando al di sotto della soglia mensile prevista dal contratto di fornitura potrà fruire di benefici concreti e tangibili.

Al contempo, gli utenti potranno utilizzare la pratica app di Reset per tenere sotto controllo i consumi orari. In aggiunta, l’app sarà in grado di inviare notifiche ‘intelligenti’, fornendo consigli o suggerimenti pratici per ridurre il dispendio di energia elettrica, evitare gli sprechi e ammortizzare i costi in bolletta. Inoltre, consentirà di visualizzare le previsioni di consumo su base mensile, in modo tale da valutare in anticipo se c’è la possibilità di sforare rispetto alla soglia di consumo prevista dal proprio contratto. L’app, così, si trasforma in una risorsa tecnologica che permette al cliente di agire in prima persona per ottimizzare i propri consumi, con la prospettiva non solo di avere un impatto ambientale positivo ma di trarne beneficio anche sotto l’aspetto economico.

Reset e i cambiamenti del mercato energetico

L’approccio di Reset, che tende a integrare la sostenibilità economica con quella ambientale, riflette in buona sostanza una nuova fase del mercato italiano delle forniture energetiche. Nello specifico, intercetta trasversalmente diverse esigenze: il risparmio e l’attenzione per l’ambiente.

La prima deriva dall’andamento dei prezzi dell’energia elettrica; se è vero, da un lato, che da gennaio 2025 sono tendenzialmente in calo, dall’altro gli ‘sbalzi’ frequenti rendono le offerte caratterizzate dal prezzo fisso applicato alla sola componente energia un’arma a doppio taglio. Non tutte le tariffe ‘fisse’ includono nel canone mensile i costi accessori e, a tal riguardo, bisogna tener conto di come alcune voci di spesa presenti in bolletta risentano degli aggiornamenti periodici attuati dall’ARERA. In sintesi, proposte di questo tipo possono risultare più sensibili alla volatilità del mercato mentre i consumatori sembrano preferire – specie dopo la fine del mercato tutelato – proposte commerciali più stabili, in termini di costi da sostenere. Il canone mensile ‘bloccato’ proposto da Reset, invece, includendo tutte le voci di spesa, rappresenta una valida alternativa in tal senso, poiché meno suscettibile alle fluttuazioni di mercato.

Meglio ancora se a ciò si abbina la sostenibilità ambientale, aspetto al quale gli italiani sono particolarmente attenti (lo rivela un’indagine ISTAT pubblicata a febbraio scorso). Utilizzare energia elettrica ‘green’, prodotta da fonti rinnovabili, non è però soltanto una scelta ecologica ma ha anche risvolti economici concreti; l’Italia sta affrontando, non senza difficoltà, una complessa transizione energetica, per affrancarsi dalla marcata dipendenza dal gas. L’energia elettrica prodotta in Italia, infatti, è perlopiù di tipo termoelettrico tradizionale (stando ai dati del Gruppo Terna relativi al 2023). È quindi ancora largamente basata sul gas, il cui prezzo è molto sensibile agli equilibri geopolitici internazionali e, pertanto, potenzialmente molto volatile, specie in questo periodo storico. Il futuro del mercato energetico è quindi decisamente orientato verso una maggiore sostenibilità; dal punto di vista strettamente commerciale, invece, ‘trasparenza’ è la parola d’ordine. Ciò riflette l’esplicito desiderio degli utenti di minimizzare la propria esposizione alle oscillazioni del mercato energetico, a tutela del bilancio familiare.